Si sono conclusi stamane a Marausa i lavori di recupero del relitto della nave oneraria romana ritrovata qualche tempo fa ma non ci sono ancora, da parte della Regione Siciliana, indicazioni sulla sua futura collocazione benchè la questione sia stata anche oggetto di una interrogazione della deputata trapanese Cristina Ciminnisi (M5S).
Nell’atto ispettivo Ciminnisi chiede di conoscere il futuro del reperto, tenuto conto che «ci sono voluti più di venti anni per indicare nel Baglio Anselmi di Marsala il luogo di musealizzazione della nave oneraria individuata nel mare di Marausa nel 1999, mentre parte di quel carico di anfore è al Museo Pepoli di Trapani».
«La comunità di Misiliscemi – sottolinea Ciminnisi – si chiede se per questo secondo relitto, di grande valenza storico archeologica, sia stata presa in considerazione l’ipotesi di una collocazione museale proprio a Marausa, favorendo così la valorizzazione storica e culturale dei luoghi dei ritrovamenti, anche in una prospettiva di sviluppo turistico».
«La Regione Siciliana – dice Ciminnisi – dovrebbe prendere in esame la collocazione della nave in spazi idonei a Marausa, tenendo anche in considerazione il fatto che la comunità misilese ha già dovuto rinunciare, nonostante le istanze dell’epoca, al relitto del 1999. Per quanto mi riguarda, ad esempio, ho immaginato la collocazione della nave nel complesso edilizio all’interno del “Parco del Baglio Marausa”».