Prosegue l’attività del nucleo di Polizia Ambientale ad Alcamo contro l’abbandono di rifiuti. Negli ultime settimane – ha reso noto l’assessora all’Ambiente Caterina Camarda – sono stati documenti svariati casi di abbandono dei rifiuti domestici per i quali si è provveduto all’iscrizione dei presunti responsabili nel registro degli indagati”.
I cittadini – continua l’assessora – hanno 30 giorni di tempo per estinguere il reato pagando la sanzione pecuniaria di 2.500 euro. In caso contrario, il procedimento segue il suo iter davanti alla competente Autorità giudiziaria.
“Il passaggio dalla sanzione amministrativa che andava da 300 a 3000 euro a quella penale da 1000 a 10.000 euro – conclude Caterina Camarda – è una svolta culturale di importanza decisiva per l’ambiente. È il riconoscimento del fatto che abbandonare o depositare i rifiuti in modo incontrollato è un reato in capo ad ogni singolo cittadino che deve assumersi la responsabilità dell’illecito penale. L’auspicio è quello che i cittadini abbiano sempre più chiaro, indipendentemente dall’asprezza della pena, che l’ambiente è di tutti e va assolutamente rispettato e salvaguardato”.