Co-marketing 2014-16, i Comuni hanno ancora debiti per circa 350 mila euro

TRAPANI. Trecentocinquantamila euro. E’ la somma che la Camera di Commercio deve ancora incassare dai Comuni per il co-marketing relativo al triennio 2014-2016 in favore di Birgi. Nello specifico l’Ente camerale deve ancora saldare le fatture relative ai mesi di febbraio e marzo 2017, le ultime due del triennio, e questo ritardo è dovuto al fatto che alcuni Comuni non hanno ancora provveduto a saldare quanto dovuto.

IL DEBITO PIU’ GRANDE – Su tutti spicca il Comune di Castelvetrano che deve pagare 295 mila e 600 euro. Nel corso dell’ultima riunione dei sindaci alla Camera di Commercio, però, è stato raggiunto un accordo transattivo con il Comune belicino che chiuderà la vertenza pagando 150 mila euro. Sempre accordi transattivi, poi, sono stati raggiunti anche con altri due Comuni: Poggioreale che verserà 10 mila euro a fronte di un debito di 17 mila e 300 euro e, infine, Salaparuta. Anche in questo caso per il Comune ci sarà un risparmio: verserà 7.500 euro a fronte di 18 mila e 300 euro di quota. Per Valderice già il sindaco Francesco Stabile ha annunciato l’accordo con la Camera di Commercio, pagando entro marzo del prossimo anno 65 mila euro a fronte di un debito di 108 mila e 600 euro, accumulato in quanto il Comune pedemontano intendeva versare le somme soltanto dopo averle incassate con la tassa di soggiorno.

STRASCICHI GIUDIZIARI – Il Comune di Campobello di Mazara ha azzerato il proprio debito in settimana, provvedendo a pagare quanto dovuto, mentre è più complicata l’attuale situazione che riguarda i Comuni di Santa Ninfa e Pantelleria. Quest’ultimo ha versato solo la quota, 30 mila euro, del 2014, non pagando l’Iva sempre del 2014 e le quote e l’Iva del 2015 e 2016 e non intende saldare il proprio debito nonostante abbia firmato l’accordo di co-marketing davanti al Prefetto, per cui la Camera di Commercio ha avviato un’azione giudiziaria. E stessa cosa l’Ente sta facendo anche nei confronti del Comune di Santa Ninfa. Quest’ultimo non ha mai firmato l’accordo, ma spiegano dalla Camera di Commercio come il Comune belicino abbia partecipato alle riunioni chiedendo di pagare la metà di quanto stabilito in un primo momento.

L’AMMANCO DELLA CAMERA – Per pagare le ultime due fatture alla Ams, la società di pubblicità che nel vecchio co-marketing assicurava l’arrivo dei voli della Ryanair, quindi, la Camera di Commercio si viene a trovare con meno fondi rispetto a quelli previsti e compenserà l’ammanco utilizzando quella parte di soldi del co-marketing previsti, in un primo momento, per le azioni pubblicitarie, ma che non sono mai state poste in essere.

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