Spaccio di stupefacenti, i Carabinieri di Marsala arrestano una 42enne

La donna si trovava già ai domiciliari per lo stesso reato

I Carabinieri della Compagnia di Marsala hanno arrestato una 42enne marsalese, residente nel quartiere Sappusi, in esecuzione di un’ordinanza sostitutiva della misura cautelare degli arresti domiciliari – a cui era sottoposta da tempo per spaccio di stupefacenti – con la custodia in carcere, disposta dal Tribunale di Palermo.

L’arresto costituisce l’esito di ripetuti controlli da parte dei Carabinieri su numerosissimi acquirenti di droga (cocaina, eroina e crack), soliti gravitare nei pressi dell’abitazione della donna, nel cuore di un quartiere dove è particolarmente difficile, per gli uomini delle Forze dell’Ordine, operare senza essere notati.

Nessuno ha mai riferito agli inquirenti da chi venisse acquistato lo stupefacente, anzi, alle specifiche domande in merito, molti hanno tentato di depistare indicando stranieri solo con soprannomi o spacciatori fuori dell’area marsalese.

In realtà, i Carabinieri, appostati per diverse settimane a ridosso dell’abitazione dell’incallita spacciatrice, hanno monitorato un costante afflusso di persone che entravano e uscivano da quella casa e i controlli effettuati a distanza sulle auto sospette hanno consentito di sequestrare diverse dosi di cocaina, eroina e crack, spesso tagliate in modo grossolano e quindi ancora più pericolose.

Lo scorso 8 marzo, inoltre, la donna è stata vista uscire di casa in auto pur essendo agli arresti domiciliari, per spacciare. Fermata dai militari, infatti, aveva con sé oltre 1.000 euro in contanti, tra banconote di piccolo taglio e monete, derivanti presumibilmente dall’attività di spaccio mai interrotta e destinati forse all’acquisto di altra droga. Nell’abitazione della 42enne, sono stati trovati bilancini di precisione, bustine in cellophane per confezionare le dosi di cocaina, block notes con l’indicazione dei nomi degli acquirenti della droga, con una minuziosa rendicontazione dei crediti e dei debiti maturati, e un sistema sofisticato di telecamere installate all’ingresso dell’appartamento per eludere i controlli.

L’esito dell’irruzione dell’8 marzo ha consentito al Tribunale di Palermo di disporre la custodia cautelare in carcere visto che aveva fatto del suo appartamento una centrale di spaccio.
Così i Carabinieri di Marsala hanno nuovamente bussato alla porta della donna, che nel frattempo aveva ripristinato le telecamere, si era procurata nuovi bilancini e droga (è stata, infatti, sequestrata cocaina già suddivisa in dosi) – per condurla in carcere a Palermo.

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