Sono stati assolti dall’accusa di bancarotta due imprenditori marsalesi del settore enologico. Ad emettere la sentenza, con la formula “perché i fatti non costituiscono reato”, è stata la giudice monocratica del Tribunale di Marsala Giuseppina Montericcio.
I due commercianti di vino, per i quali la Procura aveva invocato la condanna a 8 mesi di reclusione, erano finiti sotto processo, a seguito del fallimento della loro società, in quanto accusati di avere utilizzato una notevole parte del patrimonio societario in operazioni ritenute “manifestatamente imprudenti” per un ammontare complessivo di 70mila euro e di avere tenuto in maniera irregolare e incompleta le scritture contabili.
I difensori dei due imputati hanno sostenuto che le operazioni in questione erano state in parte riparate dai soci della s.r.l. e in parte rientravano nelle ordinarie attività di liquidazione; che le scritture erano, inoltre, tenute “correttamente” e che “sarebbero state regolarizzate – hanno sostenuto i due legali – se non fosse sopraggiunta la sentenza di fallimento della società. Dopo la lettura del dispositivo della sentenza.