Naufragio Selinunte, sepolti a Mazara i sei migranti morti

Il tragico episodio è avvenuto lo scorso 27 ottobre

Hanno trovato sepoltura al Cimitero comunale di Mazara del Vallo le sei salme dei migranti tunisini morti nel naufragio del barcone su cui si trovavano avvenuto sulla costa di Marinella di Selinunte il 27 ottobre scorso.

In quella occasione circa 45 superstiti furono rintracciati nelle campagne tra Castelvetrano, Menfi e Campobello di Mazara mentre alcuni riuscirono a raggiungere autonomamente i centri d’accoglienza.

I corpi, dopo le autopsie, erano rimasti all’obitorio dell’ospedale di Castelvetrano a disposizione della Procura della Repubblica di Marsala che sullo sbarco ha aperto un fascicolo. La Prefettura di Trapani aveva chiesto ai Comuni la disponibilità ad accogliere nei propri Cimiteri le salme e ha ottenuto il sì dell’Amministrazione comunale di Mazara del Vallo, città dove vive una numerosa comunità tunisina.

“Trapani Gallery Night”, a Dattilo Gaspare Occhipinti apre il suo studio ai visitatori [AUDIO]

Sabato 18 maggio dalle 18 alle 22 ospite d’eccezione il musicista Nicola Giammarinaro, ascolta l'intervista a Gaspare Occhipinti
L'operaio vittima, insieme ad altri colleghi dell'incidente sul lavoro a Casteldaccia
In corso interventi di pulizia e sistemazione, poi la manutenzione degli alberi secolari
I granata giocheranno in Puglia la prima gara della poule Scudetto

Due ricette con gli gnocchi

Torna Mangia sano con Federica, il blog della dietista Federica Tarantino

Sogni veri di una vita inventata

Una seconda possibilità è una grande dimostrazione di amore e compassione verso me stesso e potrebbe rappresentare un passo importante per la mia crescita...
Trapani Shark-Udine

Bentornati play-off

Ne parliamo con Giacomo Incarbona
"Stiamo cercando di capire quando è stata scattata la foto e chi sono le persone vicino a lei"
È possibile acquistare i tagliandi per le singole gare o per entrambe le due casalinghe
Necessario l'intervento di due Canadair
"È inaccettabile questa continua scia di gravi incidenti e di morti sul lavoro, siamo stanchi e preoccupati