Celebrata anche a Trapani, ieri, la “Giornata nazionale delle vittime di guerra”. La ricorrenza, istituita in Italia con legge nel 2017, cade il 1º febbraio di ogni anno “al fine di conservare la memoria delle vittime civili di tutte le guerre e di tutti i conflitti nel mondo, nonché di promuovere, secondo i princìpi dell’articolo 11 della Costituzione, la cultura della pace e del ripudio della guerra”.
A Trapani le facciate del Palazzo Senatorio e della chiesa di Maria Santissima Ausiliatrice sono state illuminato di blu per onorare tutte le persone che hanno perso la vita nei conflitti.
Nella notte tra 31 gennaio e l’1 febbraio 1943, un tremendo bombardamento provocò morte e distruzione nelle vicinanze di via Giovan Battista Fardella. Dalle ricerche effettuate dalla sezione di Trapani dell’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra sono stati individuati 16 nominativi di cittadini trapanesi morti sotto le bombe. Si tratta di Sebastiano Amoroso, 42 anni, vigile urbano; Giovanni Augugliaro, 57 anni, deceduto con la moglie Maria Fallucca, 50 anni; Paolo Bertolino, 68 anni, carrettiere; Maria Costa, 53 anni, morta insieme alle due figlie Maria Rinaudo, 26 anni, e Angela, 24 anni; Salvatore Mazzeo, 43 anni, deceduto con la moglie Maria Franconeri, 42 anni, la figlioletta Alberta di 3 anni, e la cognata Giovanna Franconeri, 32 anni; Vincenzo Giglio, 67 anni, ragioniere; Diego Melita, 41 anni, morto insieme ai figli Antonio, 10 anni, e Carmela di 3 mesi; Benvenuta Oddo, 74 anni, casalinga.