Nota congiunta del sindaco di Marsala, Massimo Grillo, e dell’assessore comunale al Turismo, Salvatore Agate, per ribadire la volontà dell’amministrazione comunale di ritirare la partecipazione al Distretto Turistico della Sicilia Occidentale.
“Il Consiglio comunale nella sua sovranità – dicono – valuti attentamente l’atto deliberativo adottato in seguito alle evidenti carenze e alla mancanza di risultati tangibili. Nell’ambito della promozione turistica del territorio abbiamo deciso di deliberare l’uscita del Comune di Marsala dal Distretto Turistico come già comunicato con nota alla Presidenza del Consiglio Comunale il 23 novembre 2023 e ratificata con l’approvazione del Dup”.
“In questi anni – sottolineano Grillo e Agate – a fronte delle ingenti somme versate dai Comuni della provincia di Trapani, abbiamo in più occasioni segnalato una mancanza di risultati tangibili dell’azione del Distretto. Nonostante i nostri ripetuti tentativi di avviare una discussione con i suoi vertici, siamo stati costretti a confrontarci con un muro di silenzio, ovvero a dover subire le scelte del vertice del Distretto a scatola chiusa, senza alcuna possibilità di una più condivisa e oculata azione sulla spesa, anche attraverso un più razionale orientamento delle risorse. Eppure chiedevamo solo di fare chiarezza nella gestione delle ingenti somme versate dai Comuni aderenti e una maggiore condivisione di programmi e prospettive”.
Sindaco e assessore esprimono “profonda perplessità” sulla gestione del Distretto che, a loro avviso, “necessita di essere affidata ad una governance esperta nel settore turistico, in grado di intercettare finanziamenti esterni” e che “non ricopra cariche amministrative in una delle città aderenti allo stesso Distretto”, come avviene attualmente con la presidenza affidata all’assessora comunale di Trapani Rosalia d’Alì.
Grillo e Agate affermano che le stesse perplessità sono “condivise da diversi Comuni aderenti e confermate da una deliberazione della Corte dei Conti che, rispetto alla gestione del Distretto, scrive che dal controllo sulla Fondazione emergono rilevanti perplessità in ordine alla situazione economico-patrimoniale della medesima”.
“La Corte – proseguono sindaco e assessore comunale di Marsala – sottolinea che una contribuzione a regime per colmare le perdite a cui la Fondazione vada incontro, per garantirne l’equilibrio economico finanziario altrimenti non salvaguardabile, non si concilia con la natura del Distretto che dovrebbe mirare all’autonomia finanziaria e gestionale”.
“Ricordiamo infine – dicono Grillo e Agate – che l’attuale amministrazione comunale ha ereditato un debito di 183.000 euro perché le somme allora stanziate dal Consiglio comunale per il Distretto Turistico furono distratte per altre finalità. Di conseguenza, abbiamo preso la decisione di ritirarci dal Distretto”.
“Siamo coscienti – concludono – che gli investimenti vanno prima orientati al migliore posizionamento del brand Città di Marsala e parallelamente vanno consolidate le relazioni con altri Comuni attrattori turistici per uno scambio di attività esperenziali e programmazione comune. Decisione che è stata condivisa anche da altri Comuni, come quello di Favignana, con il quale abbiamo avviato un proficuo processo di condivisione di strategie di comunicazione turistica. Inoltre, nel corso dell’anno appena concluso, la nostra amministrazione ha istituito e convocato per la prima volta la Consulta del Turismo, con l’obiettivo di condividere decisioni e visioni con gli operatori del settore. Operatori che in diversi incontri abbiamo informato sulla determinazione di uscire dal distretto, motivandone le ragioni”.