In occasione della Giornata internazionale contro l’omolesbobitransfobia, Arcigay Trapani Shorùq ha marciato ieri per le vie del centro storico di Trapani per sensibilizzare la cittadinanza sulla necessità di un legge che tuteli i diritti di tutti i componenti della comunità.
“Il DDL Zan è stato bocciato in Senato nel 2021 dinanzi ai plausi dei suoi detrattori – si legge nella nota stampa – ed urge una nuova legge che impone un’aggravante sui crimini d’odio per orientamento sessuale e identità di genere. Attualmente c’è una disparità di trattamento nel sanzionare i crimini d’odio perché si puniscono più aspramente quelli fondati su religione e nazionalità – perché coperti dalla legge Mancino – che i crimini fondati su omofobia nei quali l’aggravante è quella dei futili motivi”
Secondo le recentissime statistiche dell’ILGA, il più grande portale web nazionale LGBTQIA+, l’Italia si trova al 36° posto in Europa, su 49, per l’uguaglianza delle persone LGBTQIA+, perdendo due posti rispetto all’anno scorso, dopo l’Ungheria di Orban.
Il primo corteo a Trapani è stato organizzato proprio per lanciare un messaggio molto semplice: l’omofobia non è un’opinione e bisogna rivendicare i diritti di tutte e di tutti per una società più inclusiva.