“La stanza di Franco” il ricordo di Nicola Rinaudo [AUDIO]

Questo il ricordo che la redazione di Trapanisì.it ha voluto dedicare al giornalista trapanese, con le parole e la voce di Nicola Rinaudo, a tredici anni dalla scomparsa di Franco Auci

Domenica 27 marzo 2022 ricorre il tredicesimo anniversario della scomparsa del giornalista, scrittore, poeta trapanese Franco Auci. Questo il ricordo che la redazione di Trapanisì.it ha voluto anche quest’anno dedicargli con le parole e la voce di Nicola Rinaudo. Per ascoltare schiaccia PLAY:

“Non è la stanza dei bottoni. Non è la segreta stanza. È la stanza di Franco. È lo spazio temporale di una vita senza fine. Che indica, ma non promette; che racconta, ma non illude; che si fa voce autentica di passione e dolore; che bacchetta e accarezza; che punge e solletica; che esalta e deplora.
La sua vita: quella di Franco Auci. L’inimitabile giornalista; il talentuoso scrittore; l’inarrivabile storico; il geniale catalogatore. Il religioso silenzio di quelle mura, al primo piano di un appartamento in via dei Mille, colma il vuoto delle parole che non si odono più. Tutto, proprio tutto, è rimasto intatto. Ogni cosa al suo posto.
L’odore dell’inchiostro sulla carta; i suoi appunti sparsi ovunque; l’inseparabile Olivetti – Lettera 32 – la sua macchina da scrivere; la tastiera del computer; i faldoni di un archivio mostruoso, magistralmente e gelosamente conservati. Tutto questo in una stanza sola; che rasenta l’imponderabile; che stuzzica la fantasia; che affascina con la sua autorevolezza e sobrietà; che trasporta e conduce dentro una favola; una favola vera; la favola, mai banale, di una città; del suo popolo. Le sue innumerevoli sfaccettature; fra vizi e virtù; fra pudore e indecenza; fra ipocrisia e genuinità. Ora col linguaggio del cronista; ora con l’eleganza lessicale del letterato; ora col dinamismo forte e coraggioso dei versi che si fanno poesia.
Un unico, lungo, sottile filo che confeziona il capolavoro: l’amore sviscerato, coinvolgente, disinteressato verso ogni forma del creato. Le donne e gli uomini; i giovani e gli anziani. Ma anche le cose, viste come simboli di cultura e identità da parte di un uomo che 13 anni fa, il 27 marzo del 2009, ha iniziato un viaggio esplorativo alla ricerca di nuovi mondi.
Via Franco Auci. Suona bene, vero? Oppure: campo-scuola CONI “Franco Auci”. Suona bene anche questo, vero? Eppure, non dipende da noi. O meglio: dipenderà da una commissione, composta da gente di sport, che ancora sta negoziando – per usare un termine drammaticamente di moda in questi giorni – non si sa bene che cosa e con chi il da farsi. Speriamo, almeno, che il “suo” Provinciale e il “suo” Trapani, domenica 27 marzo, non lo tradiscano. Scegliendo la maniera più semplice e verace per omaggiare la grandezza del loro unico, vero cantore. Signori, silenzio! Parla Auci.”
Nicola Rinaudo

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