Con provvedimento protocollato ieri, 22 agosto, l’Assessorato regionale Territorio e Ambiente, tramite gli uffici della Struttura Territoriale dell’Ambiente di Trapani, ha annullato la concessione demaniale rilasciata alla ditta Ma.Ce.Tra. Spa per la realizzazione di un solarium sulla costa dell’isola di Levanzo, nell’area del porticciolo.
Dopo il sequestro effettuato lo scorso 12 maggio dalla Capitaneria di porto di Trapani, poi revocato dal gip del Tribunale di Trapani, lo scorso 31 maggio la Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali di Trapani aveva riscontrato difformità tra quanto già realizzato sulla scogliera e quanto riportato nel progetto per ottenere le necessarie autorizzazioni e ordinato la rimozione e il ripristino dei luoghi.
La ditta ha poi prodotto motivate controdeduzioni che sono state trasmesse ed esaminate dalla Soprintendenza i cui uffici hanno confermato la presenza di difformità rilevando di avere espresso, a suo tempo, parere favorevole per la realizzazione di una struttura interamente in legno – compresa la parte portante – e di altezza contenuta (non più di 1,50 metri fronte mare). Dai rilievi della Soprintendenza, invece, l’altezza risulta essere di 4,95 metri e la struttura portante è stata realizzata in metallo.
“La realizzazione – si legge nel provvedimento – contrasta con quanto autorizzato, sostanziandosi in una struttura molto più elevata in altezza e quindi di notevole impatto paesaggistico, eccessivamente incombente sia visivamente che per le dimensioni, così ledendo l’integrità dei luoghi di alta qualità ambientale”.
Per questi motivi l’Assessorato, tramite l’ufficio periferico di Trapani, ha annullato la concessione demaniale marittima, che era stata rilasciata nel 2020, alla ditta trapanese.
Contro il provvedimento sono ammessi sia il ricorso gerarchico sia quello giurisdizionale. Per capire se questo sia l’atto finale di una vicenda che molte polemiche e reazioni ha sollevato tra residenti a Levanzo e amanti dell’isola, quindi, bisognerà attendere di conoscere cosa farà la Ma.Ce.Tra.
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Intanto, sulla questione interviene il sindaco delle Egadi, Francesco Forgione, che sottolinea: “La nostra Amministrazione aveva già provveduto a sospendere le autorizzazioni concesse. Oggi siamo a una svolta. Questo provvedimento comporterà i conseguenti atti di annullamento che gli uffici comunali stanno già predisponendo. Da parte nostra, continueremo a difendere e tutelare l’ambiente e ripristinarne la bellezza dei luoghi delle nostre isole laddove questi siano stati violati”.