Trapani, dopo gli accertamenti dell’ASP il Comune sospende la mensa scolastica

L'ASP ha ordinato la sospensione della produzione dei pasti alla ditta appaltatrice

Il servizio di mensa scolastica del Comune di Trapani è stato sospeso. Dopo i casi di presunta tossinfezione alimentare riscontrati in alcune scuole – ad Alcamo, Trapani e Gibellina – l’ASP ha effettuato le necessarie verifiche sulla produzione dei pasti presso la ditta titolare dell’appalto, la “Le Palme Ristorazione&Servizi” srl. L’Amministrazione comunale di Trapani ne ha preso atto e ha deciso la sospensione ma si lavora per trovare una soluzione a breve termine, cosa non facile.

Dagli Enti coinvolti nei controlli non trapelano dettagli su quanto riscontrato, ma gli elementi per giustificare la sospensione del servizio mensa ci sono. Bocche cucite, data l’indagine in corso da parte della Procura della Repubblica Trapani.

Il servizio mensa a Trapani era ripartito lunedì scorso, 14 novembre. Nei giorni precedenti, ad Alcamo, alcuni studenti che usufruivano dello stesso servizio (effettuato da un’Associazione Temporanea di Imprese che vede la presenza anche de Le Palme) avevano accusato malesseri,  destando l’allarme anche di numerosi genitori trapanesi che si sono costituiti in Comitato spontaneo e hanno incontrato il sindaco Tranchida e altri componenti dell’Amministrazione comunale domenica 13 novembre. Da queste preoccupazioni, sarebbe nata la richiesta, da parte del Comune, all’ASP di Trapani di effettuare controlli.

Il giorno seguente, martedì 15 novembre, dodici bambini della Istituto Comprensivo “Nunzio Nasi”, che utilizzavano il servizio mensa, sono rimasti presumibilmente intossicati. Tra queste anche una bambina, allergica alle mandorle, il cui problema era stato correttamente comunicato, che ha avuto una pesante reazione. L’accaduto ha condotto ad un controllo, questa volta dei Nas dei Carabinieri. Intanto, ad Alcamo, il servizio veniva sospeso definitivamente dall’Amministrazione Surdi.

il Comitato dei genitori di Trapani ha redatto una lettera aperta indirizzata al sindaco, ai dirigenti scolastici, al dirigente del IV settore del Comune di Trapani, alla garante per i diritti per l’Infanzia e alla prefetta Filippina Cocuzza. “Gentile Sindaco e gentili dirigenti – si legge nella lettera -, nella qualità di genitori di bambini che frequentano scuole di Trapani che fruiscono del servizio mensa, chiediamo la temporanea sospensione in via precauzionale dell’erogazione dello stesso da parte della ditta Le Palme, finché non saranno resi noti gli esiti degli esami disposti ieri a seguito del ricorso al pronto soccorso di 12 bambini di una classe della scuola Nunzio Nasi per sospetta tossinfezione alimentare, e anche a seguito di più approfondite analisi e controlli da parte delle autorità preposte. Si tratta infatti dell’ultimo di una serie di episodi nefasti, ormai tristemente noti, che ha totalmente azzerato la nostra serenità. Non si può pensare di gestire la salute dei nostri figli su base statistica (abbiamo sentito che 12 bambini su 750 non costituiscono un campione rappresentativo), o affidarci ogni giorno alla nostra buona stella sperando che il cibo consumato dai bambini sia idoneo. Abbiamo bisogno di certezze su un argomento così delicato come l’alimentazione e il conseguente stato di salute dei nostri figli – aggiungono i genitori – , e non intendiamo giocare alla roulette russa su questi temi. È alla luce di queste lapalissiane considerazioni che ribadiamo la richiesta dell’immediata sospensione dell’erogazione del servizio da parte della ditta Le Palme”.

Dai controlli effettuati dai NAS è emerso, intanto, che il locale del plesso “Don Milani” (dove si sono verificati i 12 casi) dell’Istituto Comprensivo “Nunzio Nasi”, originariamente destinato a refettorio era stato convertito in aula didattica, impiegando le aule come refettorio, così come avvenuto nella fase pandemica. È stato, quindi, ordinato l’immediato ripristino del locale mensa con la sospensione del servizio – solo per questo plesso e non per gli altri dell’Istituto Comprensivo – fino alla giornata di ieri, 21 novembre.

Un nuovo tassello, però, si aggiunge alla vicenda: ieri, a Gibellina, un gruppo di studenti che utilizzano la mensa scolastica avrebbe manifestato malesseri. Secondo quanto pubblicato oggi dal Giornale di Sicilia, i genitori coinvolti hanno informato dei fatti i Carabinieri che si sono attivati con l’ASP per effettuare gli opportuni controlli. Sono stati prelevati campioni del pranzo, che viene preparato nei locali adibiti a cucina della sede principale dell’Istituto Comprensivo “Giuseppa Garibaldi-Giovanni Paolo II” di Salemi e poi consegnato anche a Gibellina. «Siamo consapevoli dell’importanza della salute dei nostri ragazzi — ha detto al riguardo al Giornale di Sicilia il sindaco Salvatore Sutera – ma, allo stato attuale, non essendo a conoscenza di elementi specifici per assumere una decisione, restiamo in attesa di conoscere i risultati degli esami dell’Asp, che arriveranno a giorni».

Di oggi il nuovo capitolo della vicenda, e non sembra quello finale, anzi. Il Comune di Trapani ha, infatti, ricevuto la comunicazione dell’ASP che mette nero su bianco di aver riscontrato elementi per giustificare la sospensione della mensa. Un rappresentate del “Comitato spontaneo genitori di Trapani” ha utilizzato il gruppo Facebook per esternare tutte le perplessità: «Adesso ci vogliono garanzie, innanzitutto per i piccoli cittadini, ma anche nelle scuole, nell’Amministrazione e all’interno della ditta, i protocolli e le norme devono essere rispettati, per mettere al centro la salute e il diritto al tempo pieno delle nostre famiglie».

A livello burocratico la situazione non è semplice: l’appalto è stato affidato lo scorso anno e la ditta “Le Palme” è stata l’unica a partecipare al bando pubblico: questo esclude quindi la possibilità dell’affidamento in scorrimento ad altre aziende partecipanti. Al Comune si sta cercando di capire quali sono le possibili soluzioni per garantire la ripresa del servizio nel più breve tempo possibile. Se, infatti, si dovesse fare un nuovo bando, i tempi di attesa si allungherebbero inevitabilmente e il servizio mensa potrebbe rimanere fermo per mesi. Domani è prevista una nuova riunione al Comune. Riguardo le indagini, invece, non si escludono novità a stretto giro.

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