Palazzo Lucatelli, il cantiere aperto alla stampa [AUDIO]

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Forse anche per rassicurare i commercianti ed i residenti che da settimane non hanno più accesso agli spazi pubblici circostanti, questa mattina, la stampa locale trapanese è stata invitata dall’Amministrazione Comunale a visitare i cantieri di lavoro che stanno operando in estrema urgenza per mettere in sicurezza l’antico e storico Palazzo Lucatelli. Hanno risposto all’invito del Comune solo due redazioni, che con i loro servizi sono almeno riuscite ad immortalare il degrado in cui inesorabilmente questo monumento trapanese era caduto dopo più di cinquant’anni di assoluta incuria.

Adesso, dopo i crolli di numerosi solai, lo sgretolamento di intonaci esterni con relativi transennamenti delle vie circostanti, dopo numerosi interventi di emergenza e tanti soldi pubblici spesi solo per evitare il peggio, finalmente sono arrivati i finanziamenti che potrebbero dare la stura ad una nuova vita di Palazzo Lucatelli. Ne abbiamo parlato con l’assessora Andreana Patti e l’architetto Antonino Alestra RUP del Comune, ecco come hanno spiegato ai microfoni di Trapanisi.it lo stato dell’opera. Per ascoltare schiaccia PLAY:

Guarda le foto: ecco l’interno di Palazzo Lucatelli.

Dopo l’intervento che dovrebbe durare un anno dopo l’inizio dei lavori, il Palazzo sarà usato come polo culturale polifunzionale che prevede una biblioteca, un auditorium da 200 posti, gli uffici del Luglio Musicale Trapanese, un angolo espositivo di argenti, appartenenti all’antica tradizione trapanese dei Misteri, e in futuro un possibile spazio per le acqueforti del Piranesi.

LA STORIA:
Palazzo Lucatelli fu costruito nel 1455 come nosocomio cittadino, subì delle modifiche tra la fine del XVI secolo e gli inizi del XVII per volere del Lazzaro Lucatelli (o Locadelli).
Prospettando con la sua ricca facciata barocco-spagnoleggiante sulla piazza arricchita dalla fontana con cavallo marmoreo circondata da aiuole ed alberi, l’edificio si impone sulla Piazza Lucatelli, abbracciando un intero isolato del centro storico, comprendente l’Ospedale Sant’Antonio e l’Ospedale dei pellegrini e dei convalescenti, che nel 1633 venne costruito addossato al primo con ingresso in via Verdi.

Nel 1455, essendo ormai insufficienti i vecchi locali dell’Ospedale Sant’Antonio situati nei pressi della chiesa di San Pietro, si iniziò la costruzione di questo nuovo ospedale, per il quale fu scelto l’attuale sito nel quartiere Palazzo.

Al 1541 risalgono i due portali laterali a disegno geometrico con semplici sculture nell’architrave, e il portale centrale limitato da doppie colonne intervallate da nicchie sferiche.
Nel 1628 fu costruito il piano superiore, e completato il prospetto con l’apposizione del nome e dello stemma del Capitano Lazzaro Lucatelli, antico proprietario dell’edificio e donatore dello stesso alla città. Su disegno dell’architetto Giovanni Biagio Amico nel 1742 fu costruito il terzo corridoio, mentre nel 1758 venne completata la facciata: i tre portali neocinquecenteschi furono sormontati da sontuosi balconi barocco-spagnoleggianti, e in una nicchia tra le volute del timpano del balcone centrale fu collocato il busto del mecenate Capitano Lucatelli.

Una scala a due rampe opposte, parallele al prospetto, conduce al portale d’ingresso che immette nel vestibolo. Cornici e lesene racchiudono la triplice presenza del motivo di portale e balcone, mentre gli altri prospetti conservano un anonimato completamente privo di modanature plastiche, pur essendo scandito da vani porta, balconi e finestre. Unico elemento decorativo sulla via Verdi è un piccolo portale limitato da semicolonne tortili, sormontato da un balcone con ricche modanature e concluso da un timpano semicircolare spezzato.
Numerosi sono i crolli interni alla struttura ormai seriamente danneggiata. Alcune parti sono completamente scoperchiate.

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