Sono stati identificati e arrestati per tentato infanticidio dai Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Trapani e della Stazione di Paceco, coordinati dalle Procure della Repubblica di Trapani e per i Minorenni di Palermo, i genitori del neonato abbandonato lo scorso 4 ottobre alla periferia di Paceco e trovato casualmente grazie ad alcuni cittadini. Al piccolo, che era stato trasferito presso il reparto di Neonatologia dell’ospedale “Sant’Antonio Abate” di Trapani, era stato dato il nome di Francesco Alberto. Il neonato si presentava in buone condizioni. Dopo il ricovero, nel corso degli accertamenti erano state riscontrate tracce di cannabinoidi nel suo sangue.
Secondo le prime notizie disponibili, si tratta di una ragazza minorenne e di un ragazzo di 19. Quest’ultimo è stato condotto alla Casa Circondariale di Trapani mentre la giovane sarebbe stata condotta in una struttura fuori dalla Sicilia.
AGGIORNAMENTO ORE 19.30
L’indagine dei Carabinieri è stata certosina: sono state visionate ore e ore di immagini dei sistemi di video sorveglianza, ascoltati i residenti della zona, i proprietari dei veicoli transitati nell’area del ritrovamento – la contrada Sciarrotta – svolti accertamenti presso ospedali, Pronto Soccorso, Consultori provinciali, medici di base, Guardie mediche e presso gli Istituti scolastici della provincia di Trapani per acquisire ogni possibile elemento utile alle indagini.
Il paziente lavoro degli inquirenti ha consentito così di stringere il cerchio attorno ai due giovani. Le attenzioni si sono concentrate inizialmente sulla minorenne che è risultata da diversi giorni non frequentare le lezioni scolastiche. La conferma dell’ipotesi investigativa si è avuta poi dall’esame del DNA da parte dei Carabinieri del RIS di Messina che ha dato esito positivo. Quello estratto dalla placenta e quello acquisito dai campioni biologici prelevati sulla giovane erano perfettamente sovrapponibili, con una probabilità che gli specialisti definiscono “di un milione di miliardi rispetto all’opzione contraria”.