È stata ritrovata nelle vicinanze del luogo dell’impatto del caccia Eurofighter del 37° Stormo, precipitato nel tardo pomeriggio dello scorso 13 dicembre, la scatola nera del velivolo.
Il dispositivo – le cui registrazioni si spera potranno contribuire a fare luce sulle cause dell’incidente nel quale ha perso la vita il pilota, il 33enne capitano dell’Aeronautica Militare Fabio Antonio Altruda – è stato ritrovato, nell’ambito delle indagini della Procura di Trapani e condotte dai Carabinieri, durante le ricerche insieme a personale dell’Aeronautica e dei Vigili del fuoco dopo ore di ricerche in mezzo al fango, nell’alveo del fiume Birgi dove l’aereo si è schiantato al suolo.
Dopo l’autopsia eseguita venerdì scorso sui resti dello sfortunato pilota, e i funerali svoltisi nella Cattedrale di Trapani e poi nel santuario di San Biagio a Cardito, paese dell’hinterland di Napoli dove vive la famiglia Altruda, il ritrovamento della scatola nera costituisce un passaggio importante nel percorso per l’accertamento delle cause dell’incidente sul quale, nell’immediatezza, anche l’Aeronautica Militare ha avviato una inchiesta interna.
Altruda stava facendo ritorno all’aeroporto di Birgi, dopo un normale volo di esercitazione, insieme ad un altro collega, atterrato regolarmente sulla pista della base aerea con un altro caccia Eurofighter.