TRAPANI. Centoventi chili di pesce. E’ l’esito dell’ultimo sequestro di pesce eseguito dalle forze dell’ordine nel corso di un controllo eseguito questa mattina dalla polizia municipale, dalla Guardia Costiera e dagli agenti di Polizia. Un vero e proprio blitz effettuato al porto peschereccio, dove continuano a stazionare i venditori ambulanti, coloro che non hanno voluto regolarizzare la loro posizione potendo beneficiare, così, dell’accesso al vicino mercato ittico comunale.
Polizia Municipale, Guardia Costiera e Polizia di Stato, quindi, hanno sottoposto ad ispezione veterinaria centinaia di chili di pesce di quattro diversi operatori, tanti quanti sono stati, poi, i verbali che sono stati emessi dalla squadra Annona della polizia municipale di Trapani. Il pesce, quindi, è stato sequestrato: 120 chili tra pesci come triglie, merluzzi, saraghi, scorfani, orate, sarde e lampughe, crostacei come gamberi e gamberoni e molluschi come polpi, seppie e calamari. Tutto il pesce adesso verrà distrutto, nel caso specifico, attraverso l’infossamento.
Prosegue, così, senza soste l’attività di contrasto alla vendita abusiva del pesce da parte delle forze dell’ordine. Il sequestro operato in giornata è il secondo in appena una settimana, considerato che pochi giorni addietro la Capitaneria di Porto aveva sequestrato 240 chili di pesce senza tracciabilità presenti all’interno di un furgoncino che stava raggiungendo il mercato ittico.
Una vera e propria piaga, quella dell’abusivismo al mercato ittico, che, peraltro, è stata affrontata ultimamente anche dai consiglieri comunali. Prima da Massimo Toscano Pecorella, per il quale al porto peschereccio è presente un vero e proprio mercato ittico parallelo, ma in nero e, poi, dall’intero consiglio comunale che ha approvato una mozione attraverso la quale chiede maggiori controlli.