Ricordare, a 39 anni da quella terribile esplosione che le portò via la madre e i due fratelli, non è facile ma Margherita Asta, oggi presente alla commemorazione davanti alla stele che li ricorda nel Parco della Memoria a Pizzolungo, ci ha insegnato e continua a farlo – portando in sé una ferita mai rimarginata – che non basta solo il ricordo, personale e collettivo, di quel fatto ma che da questo deve partire l’impegno quotidiano dei cittadini e delle Istituzioni per scardinare quel sistema mafioso che il 2 aprile 1985 voleva uccidere un magistrato “scomodo”, Carlo Palermo, e spazzò via tre vite, segnandone altre per sempre. VIDEO
Alla cerimonia organizzata dall’amministrazione comunale di Erice erano presenti la sindaca Daniela Toscano, la prefetta Daniela Lupo e i vertici delle Forze dell’ordine, diversi sindaci del territorio, il presidente di Libera, don Luigi Ciotti, Agnese Moro, figlia dello statista Aldo, il presidente della commissione antimafia siciliana, Antonello Cracolici, il presidente dell’ordine dei giornalisti della Sicilia, Roberto Gueli, studenti, comuni cittadini e anche una rappresentanza di migranti ospiti del centro SAI di Valderice.
Come ormai tradizione, il “Non ti scordar di me” non si esaurisce a questa giornata ma prevede, nei prossimi giorni, ulteriori iniziative di sensibilizzazione e approfondimento.