Caos generale e conseguenze spiacevoli in seguito alla sospensione del reddito di cittadinanza. Il segretario generale Cisl Palermo-Trapani, Leonardo La Piana, ha commentato la situazione delle oltre 11 mila famiglie palermitane e 3 mila trapanesi che hanno visto lo stop del sussidio: “I Comuni non sono del tutto in grado di affrontare la presa in carico, si rischia la bomba sociale. Bisogna predisporre elementi correttivi immediati che tengano conto della situazione sociale ed economica delle nostre città. La scelta calata nei nostri territori rischia di provocare il caos”.
“Siamo certi che si stia valutando anche l’impatto dal punto di vista dell’ordine pubblico per far fronte a situazioni spiacevoli come quella accaduta nel comune di Terrasini. Preoccupano, infatti, le possibili tensioni sociali che potrebbero nascere nei territori di Palermo e Trapani“. Sono infatti oltre 50 mila le famiglie siciliane coinvolte in questa immediata interruzione del reddito di cittadinanza secondo i dati Inps.
“Bisogna contrastare la povertà, non i poveri – ha aggiunto La Piana -. Bisogna procedere con strategie del lavoro opportune, promuovendo strumenti che possano davvero spingere la crescita, aiutare i nostri imprenditori a sbloccare tutte le opere che farebbero rinascere i nostri territori”. In attesa di sviluppi concreti, è possibile richiedere il “Supporto formazione e lavoro”, strumento sociale utilizzabile dai singoli componenti di età compresa tra 18 e 59 anni dei nuclei familiari che non hanno i requisiti per accedere all’Assegno di inclusione.