È allarme povertà per le famiglie siciliane e trapanesi che usufruivano del reddito di cittadinanza. A partire da domani, 1 agosto 2023, verranno infatti sospesi i sostegni per le famiglie con componenti “occupabili” di età compresa tra i 18 e i 59 anni inclusi con reddito annuale di 6.000 euro. Secondo quanto previsto dall’articolo 12 del Decreto Legge 48-2023, potranno richiedere il Supporto formazione e lavoro per una durata massima di 12 mesi.
A risentire maggiormente di questo stop è la Sicilia. Secondo dati Inps saranno, infatti, oltre 37.600 le sospensioni, circa 1.000 in più della Campania, al secondo posto. Palermo al primo posto tra le province siciliane – terza a livello nazionale – con più di 11.500 sospensioni, mentre poco più indietro si attesta Catania con quasi 9 mila. La provincia di Trapani conta invece 3.144 beneficiari che vedranno l’interruzione del sussidio, poco di più rispetto a quelle di Agrigento che non arriva a 3 mila.
Resta invariata fino al prossimo dicembre, invece, la situazione per quanto riguarda la categoria delle famiglie con disabili o minori o over 60 con ISEE annuale fino al 9.360 euro. Si tratta dunque di decine di migliaia di famiglie a livello regionale che si troveranno senza reddito ben prima della naturale scadenza del beneficio che era prevista precedentemente per la fine del 2023, un vero e proprio allarme sociale scaturito dalle decisioni di Palazzo Chigi.