L’hanno trovata ieri mattina gli agenti della Polizia Ferroviaria e quelli della Volante mentre procedeva lungo i binari della ferrovia, da Trapani diretta chissà dove e con il concreto rischio di essere investita da un treno in transito. Martha, la 27enne di nazionalità nigeriana della cui vicenda ci siamo occupati a partire dal mese di gennaio, si trova adesso al sicuro in ospedale.
La donna, da fine dicembre, aveva trovato rifugio sotto il porticato di un palazzo di via Osorio ma qualche settimana fa aveva dovuto allontanarsi dopo che i proprietari hanno fatto installare una recinzione per delimitare l’area.
La giovane si era così spostata con le sue poche cose nel tratto di spiaggia davanti a piazza Vittorio e, nel giro di qualche giorno, cittadini di buon cuore e buona volontà le hanno donato una tenda dove ripararsi oltre a continuare a portarle cibo, acqua, vestiti e altro materiale di prima necessità.
Lo scorso 4 aprile i giudici della Sezione civile del Tribunale di Trapani hanno disposto l’interdizione della donna, come richiesto dalla Procura della Repubblica: unica misura possibile per aiutarla date le sue attuali “serie problematiche socio-relazionali ed abitative […], risultando evidente la sua incapacità di provvedere al soddisfacimento dei propri bisogni”.
I giudici hanno ritenuto sussistenti i presupposti richiesti dalla legge per la pronunzia dell’interdizione “in quanto (contrariamente a quanto ritenuto dalle autorità sanitarie compulsate) il comportamento della beneficiaria denota la presenza di un’alterazione delle facoltà mentali tale da far luogo ad una totale incapacità di provvedere ai propri interessi”.
Nella sentenza si sottolinea la sussistenza di “consistenti esigenze di protezione e di assistenza continuativa” della giovane e “l’impossibilità di raggiungere un’interazione con essa, la quale ha in più occasioni mostrato il proprio contegno oppositivo ed aggressivo” tanto da rendere “impraticabile il ricorso a forme di tutela meno pregiudizievoli della pronunzia di interdizione, quale l’amministrazione di sostegno, anche in considerazione della possibilità non remota di dover esprimere consensi per la sottoposizione a terapie mediche”. Il legale nominato suo tutore, infatti, aveva già presentato richiesta di ricovero all’Asp di Trapani ed era in attesa di riscontro.
Ieri la situazione è precipitata con il ritrovamento della donna lungo i binari e si è evitata la tragedia: Martha è stata recuperata e condotta in ospedale.
Ci auguriamo che i sanitari che devono occuparsi di lei riescano, superando anche la “barriera linguistica” con l’ausilio di mediatori, ad identificare la problematica di cui Martha soffre e ad aiutare questa donna a ritrovare, se sarà possibile, contezza di sé e una qualità di vita migliore di quella che ha condotto negli ultimi tempi, sotto lo sguardo di tutti noi.