Preso Matteo Messina Denaro, le reazioni

Il plauso della politica e delle istituzioni alla operazione dei ROS

Si susseguono le reazioni dopo l’arresto a Palermo, da parte dei Carabinieri, del boss Matteo Messina Denaro.

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha telefonato questa mattina al Ministro dell’Interno e al Comandante dell’Arma dei Carabinieri per esprimere le sue congratulazioni per l’arresto di Messina Denaro, realizzato in stretto raccordo con la magistratura.

«Una grande vittoria dello Stato che dimostra di non arrendersi di fronte alla mafia. All’indomani dell’anniversario dell’arresto di Totò Riina, un altro capo della criminalità organizzata viene assicurato alla giustizia. I miei più vivi ringraziamenti, assieme a quelli di tutto il Governo, vanno alle forze di Polizia, e in particolare al Ros dei Carabinieri, alla Procura nazionale antimafia e alla Procura di Palermo per la cattura dell’esponente più significativo della criminalità mafiosa. La prevenzione e il contrasto della criminalità mafiosa, come attesta il fatto che il primo provvedimento dell’Esecutivo ha riguardato il regime penitenziario duro per i mafiosi, continueranno ad essere una priorità assoluta di questo Governo». Ha commentato la presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni. La premier è partita da Roma ed ha raggiunto l’aeropoto Falcone-Borsellino di Palermo alle ore 12.09.

«Desidero rivolgere il mio sincero ringraziamento a tutti coloro che hanno contribuito all’arresto di Matteo Messina Denaro, la cui cattura è una notizia bellissima per la nostra Nazione. All’indomani dell’anniversario dell’arresto del Capo dei capi Totò Riina, magistratura e Forze dell’ordine hanno inferto oggi un altro colpo durissimo alla criminalità organizzata. Bene così, la lotta alla Mafia non conosca tregua». Ha affermato presidente del Senato, Ignazio La Russa.

Anche il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, ha espresso «la più viva soddisfazione per la cattura di Matteo Messina Denaro». Fontana ha ribadito: «Oggi hanno vinto lo Stato e gli italiani che credono nei valori della legalità e della giustizia», e ha aggiunto: «Un pensiero commosso va a tutte le vittime della mafia, alle loro famiglie e a tutti i magistrati che hanno sacrificato la propria vita nella lotta alla criminalità organizzata come i giudici Falcone, Borsellino e il Beato Rosario Livatino».

«L’arresto di Matteo Messina Denaro, dopo decenni di latitanza, è segno di uno Stato che vince contro la mafia. A Carabinieri, magistratura, a tutti coloro che hanno consentito di raggiungere questo straordinario risultato, le mie congratulazioni». Così il ministro della Difesa Guido Crosetto.

«Dopo 30 anni, finalmente arrestato uno dei boss mafiosi più pericolosi e ricercati al mondo. Grande vittoria dell’Italia e degli Italiani perbene!» scrive in un tweet Matteo Salvini.

«Ho telefonato al Ministro dell’Interno Piantedosi e al Comandante Genarale dei Carabinieri Teo Luzi per congratularmi del successo di questa straordinaria operazione contro la mafia. Rivendichiamo con orgoglio i risultati del governo italiano in favore della legalità. Con l’arresto di Matteo Messina Denaro l’Italia assesta un duro colpo alla mafia. Grazie ai Carabinieri che hanno portato a termine questa straordinaria operazione. Grazie, siamo orgogliosi di voi. Lo Stato vince sulla mafia». Lo ha detto Antonio Tajani.

«Complimenti alle forze dell’ordine, alla magistratura e a tutti coloro che hanno reso possibile la cattura di Matteo Messina Denaro. La mafia alla fine perde sempre. Un messaggio fondamentale di questo storico 16 gennaio» commenta Enrico Letta.

«Complimenti ai magistrati e alle forze dell’ordine per l’arresto di Matteo Messina Denaro. La mafia non deve vincere, la mafia non può vincere. Lo Stato non deve abbassare le difese né ora né mai» scrive Giuseppe Conte.

«L’arresto di Matteo Messina Denaro è una grande vittoria dello Stato che oggi dimostra tutta la sua forza. Una sfida vinta dagli uomini e dalle donne della magistratura e delle forze dell’ordine a cui va il nostro ringraziamento. Un giorno storico per l’Italia», dice Carlo Calenda.

«Oggi è un grande giorno per la Sicilia e per l’Italia intera, l’arresto di Matteo Messina Denaro è un colpo durissimo inflitto alla mafia. Tutti devono sapere che in questa Terra non ci possono essere spazi né di illegalità né d’impunità». Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani in merito all’arresto del presunto capo di cosa nostra avvenuto questa mattina. «Esprimo a nome mio e della giunta – aggiunge il governatore siciliano – un sincero ringraziamento alle forze dell’ordine e alla magistratura  È la conferma che lo Stato c’è e che prima o poi tutti i mafiosi vengono assicurati alla giustizia. Oggi tutti i siciliani onesti devono festeggiare, da domani sarà opportuna una riflessione per capire come sia stato possibile che uno dei mafiosi più pericolosi sia rimasto in circolazione per più di trent’anni».

«Questo è un giorno di gioia per me e la mi famiglia! Piango di felicità e di orgoglio. Il mio primo pensiero va a mio padre, a tutte le vittime che sono morte a causa di questo criminale e alle loro famiglie, a tutti i Siciliani, e ancor di più a tutti i Castelvetranesi onesti ma anche quelli meno onesti che oggi posso davvero ritenersi liberi da un ombra che li ha tenuti sempre nel buio. Questa è una vittoria di tutti noi! Grazie Stato!» scrive Giuseppe Cimarosa, nipote acquisito del boss e figlio di Lorenzo, che dopo l’arresto aveva iniziato una collaborazione con gli inquirenti.

«Matteo Messina Denaro finisce qui la sua storia criminale, adesso la Sicilia è più libera. Congratulazioniai Carabinieri del Ros, alla Procura di Palermo che ha diretto l’operazione ed agli apparati dello Stato che hanno permesso questo straordinario successo. Adesso si colpisca la rete dei fiancheggiatori che lo ha protetto nella sua lunghissima latitanza». Lo dice Antonello Cracolici presidente della Commissione regionale Antimafia.

«Un grande giorno per la Sicilia e per i siciliani. L’arresto del latitante Matteo Messina Denaro conferma ancora una volta che lo Stato e le istituzioni sono più forti di Cosa Nostra. Rivolgo un ringraziamento a tutti coloro – magistrati e forze dell’ordine – che in questi anni si sono impegnati per giungere a questo risultato. Da oggi la nostra terra e in particolare la provincia di Trapani sono più libere». Lo dichiara Mimmo Turano, assessore regionale alla Formazione e all’Istruzione.

«Le più vive congratulazioni all’Arma dei Carabinieri, al Reparto operativo speciale e al suo comandante generale Pasquale Angelosanto ed alla procura distrettuale Antimafia di Palermo per la brillante operazione che ha portato all’arresto del capomafia, latitante da trent’anni, Matteo Messina denaro. Si chiude così una pagina triste per la recente storia italiana che ha visto perire sotto il fuoco e il tritolo di cosa nostra servitori dello Stato che hanno lottato per estirpare il cancro mafioso. I nostri complimenti vanno anche al signor ministro dell’Interno, prefetto Matteo Piantedosi e tramite lui all’apparato di intelligence ed inquirente che ha portato a termine questa operazione». Lo afferma Marianna Caronia, capogruppo della Lega all’Ars assieme ai deputati Pippo Laccoto e Vincenzo Figuccia, e agli assessori Luca Sammartino e Mimmo Turano.

«Oggi per la Sicilia è un giorno di festa, questa data resterà nella nostra memoria: con l’arresto di Matteo Messina Denaro lo Stato mette a segno un colpo fondamentale nella lotta alla mafia. Esprimo a nome dei parlamentari del gruppo Pd all’Ars il ringraziamento ai Carabinieri alla Procura di Palermo ed a tutte le Forze dell’ordine che hanno permesso il successo di questa operazione». Lo dice Michele Catanzaro capogruppo del Pd all’Ars.

«Quella di oggi è una giornata da cerchiare in rosso sul calendario e da scolpire nei nostri cuori. L’arresto di Matteo Messina Denaro, dopo ben 30 anni di latitanza, è una delle più belle notizie degli ultimi anni e la prova che lo Stato c’è. È inoltre il grande ed eloquente messaggio inviato a tutti che il crimine non paga. Ai magistrati, ai Ros e a tutti coloro che si sono battuti per questo epocale risultato il nostro plauso è il nostro grandissimo grazie». Lo dichiara il gruppo del M5S all’Ars.

«Un momento di riscatto per i siciliani onesti e, in particolare, per il territorio di Trapani, marchiato da anni come “la provincia di Matteo Messina Denaro”». Così la deputata regionale del Movimento 5 Stelle Cristina Ciminnisi ha commentato, emozionata, la notizia dell’arresto del latitante Matteo Messina Denaro da parte dei carabinieri del Reparto Operativo Speciale: «Una cattura che profuma di libertà! Una libertà conquistata ad un prezzo altissimo, ma che dobbiamo difendere ogni giorno e costruire con rettitudine e intransigenza. Non abbassiamo la guardia, mai». «Un plauso e un vivo ringraziamento – conclude Ciminnisi – alla magistratura e agli uomini e alle donne del Reparto Operativo Speciale dei Carabinieri che, dopo anni di duro lavoro, hanno posto fine ad una latitanza durata 30 anni. Adesso, rialziamo la testa».

«Oggi lo Stato vince una battaglia di legalità e il nostro territorio, strangolato per decenni, può sentirsi finalmente libero il collo da una morsa». Lo dice il deputato regionale Nicola Catania (FdI), sindaco di Partanna, commentando l’arresto del super latitante Matteo Messina Denaro. «È una pagina storica per la lotta alla mafia e per il territorio del Belìce, che da oggi deve guardare al futuro con speranza e rilancio sul solco della cultura alla legalità», ha concluso Catania, che ha espresso un plauso alle forze dell’ordine e alla magistratura.

«Non poteva iniziare meglio di così la settimana: oggi è una giornata meravigliosa per l’Italia e soprattutto per la Sicilia e i milioni di siciliani che della legalità e il rispetto delle regole hanno fatto il loro faro. Singolare il fatto che la cattura del super latitante sia avvenuta a trent’anni dall’arresto di Totó Riina». Così il deputato regionale del PD Dario Safina ha commentato la notizia dell’arresto del latitante Matteo Messina Denaro da parte dei carabinieri del Reparto Operativo Speciale. «Complimenti ai carabinieri dei Ros – conclude Safina – e alla magistratura tutta che dopo anni di indagini, inchieste e duro lavoro, sono riusciti ad assicurare alla giustizia uno degli uomini più pericolosi al mondo. La nostra terra da oggi è più libera».

L’ANCI Sicilia – associazione che rappresenta i sindaci – esprime apprezzamento per il lavoro della magistratura, di tutte le forze dell’ordine e dei carabinieri del Ros che, stamattina, hanno arrestato a Palermo, dopo 30 anni di latitanza, il boss mafioso Matteo Messina Denaro. «Matteo Messina Denaro dopo la stagione dei corleonesi aveva condotto cosa nostra a continuare nel tentativo di controllo criminale del territorio in maniera meno eclatante e pertanto più difficile da individuare e contrastare». Ha dichiarato Leoluca Orlando, presidente di ANCI Sicilia. «Si tratta certamente del coronamento di anni di lavoro e di sacrifici svolti con abnegazione dalle forze dell’ordine e una grande vittoria per la società civile e per tutti i siciliani. La nostra terra da oggi è più libera – aggiungono Orlando e Mario Emanuele Alvano, segretario generale dell’Associazione dei Comuni siciliani – e può continuare con più serenità il proprio percorso di sviluppo e riscatto da troppi anni vittima del giogo mafioso». «In questo momento – conclude il presidente Orlando – il nostro pensiero di vicinanza e solidarietà va alle tante vittime della terribile strage mafiosa che ha colpito la Sicilia in tanti decenni».

«La brillante operazione della Procura Nazionale Antimafia e dei Carabinieri del Ros, che ha portato oggi all’arresto del boss mafioso Matteo Messina Denaro, sia solo l’inizio di un riscatto sociale di legalità nel nostro Paese e in particolare nel nostro territorio, da troppo tempo marchiato, nell’immagine e nei fatti, dal cancro della mafia». Queste le dichiarazioni di Giuseppe Orlando e Francesco Cicala, presidente e segretario della CNA Trapani, che si congratulano con la magistratura e le forze dell’ordine per la cattura del boss mafioso originario di Castelvetrano, Matteo Messina Denaro, latitante da ben trent’anni. «Auspichiamo che questo arresto – dicono ancora – sia determinante per una svolta decisiva nella lotta alla mafia e alla cultura mafiosa, piaghe sociali del nostro Paese e ostacoli reali allo sviluppo socio-economico e per tutte le persone e gli imprenditori che operano nella legalità e nell’onestà».

«Con l’arresto di Matteo Messina Denaro l’Italia assesta un duro colpo alla mafia. Questa è una giornata di festa per tutto il Paese. Grazie alle forze di polizia, e in particolare al Ros dei Carabinieri, alla Procura nazionale antimafia e alla Procura di Palermo per la cattura dell’esponente più significativo della criminalità mafiosa che hanno portato a termine questa straordinaria operazione. Grazie, siamo orgogliosi di voi. Lo Stato vince sulla mafia». Lo afferma Sandro Catalano, presidente di ANCE (l’associazione che rappresenta i costruttori edili) Trapani – dopo la notizia della cattura dell’ex primula rossa di Castelvetrano.

«Lo storico risultato raggiunto oggi con l’arresto di Matteo Messina Denaro effettuato dai colleghi del Ros ci rende felici, orgogliosi e grati, e vogliamo congratularci. E’ il culmine di un lavoro immane e di sacrifici che nessuno può conoscere, a meno di non lavorare per la sicurezza del Paese. Ecco perché vogliamo ripetere a tutti che lo Stato c’è, e che le Istituzioni, troppo facilmente criticate, meritano la massima fiducia e la massima collaborazione dei cittadini. Alimenta la nostra speranza nel futuro anche la reazione dei siciliani presenti sul luogo di questo evento, prodigatisi in applausi e braccia alzate in segno di soddisfazione quando hanno capito chi fosse la persona arrestata. Questo è il segno che le persone vogliono stare dalla parte giusta, vogliono e chiedono giustizia, sicurezza e libertà, quello per cui ci onoriamo di lavorare ogni giorno, spesso a costo di enormi sacrifici personali, e soprattutto a costo delle numerose vite umane di tanti onesti servitori dell’Italia che hanno versato il proprio sangue nella lotta alla mafia». È il commento di Valter Mazzetti, Segretario Generale Fsp Polizia di Stato, dopo l’arresto del boss superlatitante Matteo Messina Denaro.

«Oggi è un giorno importante per lo Stato che segna un grande passo in avanti nella lotta alla mafia grazie all’arresto del boss di Castelvetrano, latitante da 30 anni, Matteo Messina Denaro. Un grande plauso e ringraziamento va ai carabinieri del Ros alla procura di Palermo e a tutte le forze dell’ordine che in questi anni hanno lavorato per raggiungere questo grande risultato sul fronte del contrasto a Cosa Nostra, l’obiettivo adesso è liberare il nostro territorio trapanese dall’oppressione mafiosa». Ad affermarlo sono i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil di Trapani, Liria Canzoneri, Leonardo La Piana, Tommaso Macaddino, che commentano così l’arresto del superlatitante Matteo Messina Denaro avvenuto oggi a Palermo. «L’arresto avviene proprio all’indomani dei trent’anni dalla cattura del boss Totò Riina, sono tutti successi delle forze dell’ordine che non si sono mai fermate nella continua battaglia contro questa piaga, che soffoca ancora il tessuto produttivo, sociale ed economico delle nostre città, e che ci ha tolto troppo in termine di vite di eroi che hanno dato tutto per sconfiggerla». Cgil Cisl Uil Trapani aggiungono «bisogna fare adesso un altro balzo in avanti per debellare anche le infiltrazioni mafiose, la corruzione, le relazioni fra mafia e colletti bianchi, per poter davvero far prevalere la legalità su ogni azione portata avanti per lo sviluppo del territorio. E’ un momento importante ma bisogna ancora rimboccarsi le maniche perché sappiamo dall’esperienza del passato che Cosa Nostra è sempre pronta a riorganizzarsi e a cercare nuovi capi e affari da sfruttare». Canzoneri, La Piana , Macaddino concludono «noi ogni giorno facciamo la nostra parte per diffondere i valori di legalità in ogni realtà in cui siamo presenti, sia questo arresto eccellente di oggi, un nuovo inizio, quello che vede prevalere solo i successi di chi vuole bene a questa terra, nel ricordo costante dei nostri eroi, come i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e tutte le vittime innocenti, che hanno pagato con la propria vita questa battaglia, e di chi vuol vederla rinascere, nel segno di un costante e forte No alla mafia».

«Dopo 30 anni di latitanza, grazie all’eccelso lavoro dei Ros dei carabinieri, finalmente è stato arrestato Matteo Messina Denaro, ritenuto l’ultimo padrino di Cosa Nostra. Ci congratuliamo con i nostri colleghi che non si sono mai dati per vinti in questi anni nella lotta alla criminalità organizzata e che passeranno ora alla storia facendo trionfare la giustizia» così Antonio Nicolosi, segretario generale di Unarma, sindacato dell’Arma dei Carabinieri. «L’arresto di oggi conferma la grande preparazione e competenza delle Forze dell’Ordine, soprattutto nell’analisi dello scenario malavitoso italiano, senza il quale sarebbe stato impossibile escogitare una modalità d’intervento efficace – prosegue Nicolosi – . In tal senso fu ‘premonitrice’ la dichiarazione di Salvatore Baiardo, a suo tempo persona di fiducia dei boss Graviano, che a novembre 2022 svelò su La7 al programma ‘Fantasmi di Mafia’, le condizioni di salute precarie di Matteo Messina Denaro, palesando la possibilità di un suo arresto. La nostra più totale ammirazione al procuratore della Repubblica di Palermo, Maurizio De Lucia e l’aggiunto Paolo Guido, per aver guidato le operazioni e aver portato in alto il nome della Giustizia».

«È la fine di un incubo e l’inizio di un’era nuova che coinvolga l’intera città». Lo dice il sindaco di Castelvetrano Enzo Alfano dopo aver appreso la notizia dell’arresto del boss mafioso latitante Matteo Messina Denaro. Qui l’intervista audio realizzta dalla redazione di Trapanisi.it. «È la vittoria dello Stato, del diritto non se ne poteva più di associare la città a questo latitante che è nato qui. È un momento di grande vittoria e dobbiamo festeggiare perché oggi si segna una data storica per la nostra città».

«L’arresto dell’ormai ex super latitante Matteo Messina Denaro rappresenta, seppur dopo una lunga ed inquietante latitanza, un punto di svolta importantissimo nella lotta alla mafia trapanese ma di valenza nazionale ed oltre – dichiara il sindaco di Trapani Giacomo Tranchida -. Dall’impunità delle stragi di vittime innocenti al traffico di droga, l’operazione messa in campo dalle Forze dell’Ordine consente finalmente di assicurare alla giustizia uno dei boss mafiosi più ricercati al mondo. Continuiamo dunque con rinnovata fiducia nel quotidiano impegno civile di contrasto alle mafie, alla criminalità ed al malaffare, promuovendo legalità e sviluppo, guardando a fronte alta il futuro anche in favore dei nostri giovani. Oggi è una bellissima giornata».

«Con l’arresto di Matteo Messina Denaro cade l’ultimo capo della mafia corleonese, dell’ala stragista di Cosa Nostra. Un ringraziamento alle Forze dell’Ordine, al Ros dei Carabinieri e alla Procura di Palermo che ha coordinato le indagini. Messina Denaro, oltre che delle stragi in Sicilia e nel resto del Paese, dovrà rispondere di efferati delitti. Ora bisogna continuare a colpire il suo impero economico e ad innalzare l’aggressione alle ricchezze e ai patrimoni di Cosa Nostra in Sicilia e fuori. Serve un impegno costante della Politica, delle Istituzioni e dello Stato perché Cosa Nostra, come tutte le mafie, può essere sconfitta». Queste le parole di Francesco Forgione, sindaco delle Egadi, ex presidente della Commissione parlamentare antimafia.

«Oggi lo Stato vince con la società civile ed i siciliani onesti. Il giogo mafioso si allenta sempre più e plaudiamo al lavoro della magistratura e di tutte le forze dell’ordine, con il pensiero rivolto alle famiglie ed alle tante vittime della mafia, in particolare ai nostri concittadini uccisi dalla criminalità mafiosa, da oggi sempre meno organizzata e più debole». Questo il commento dell’amministrazione comunale di Castellammare del golfo, guidata dal sindaco Nicolò Rizzo, dopo l’arresto a Palermo – dopo 30 anni di latitanza – del boss mafioso Matteo Messina Denaro.

Il sindaco di Paceco Giuseppe Scarcella e l’Amministrazione comunale di Paceco esprimono le loro congratulazioni all’Arma dei Carabinieri, alla Procura della Repubblica di Palermo ed alle Istituzioni tutte, per avere assicurato alla giustizia Matteo Messina Denaro, latitante da troppi anni. «L’auspicio – aggiunge il primo cittadino – è quello di una sconfitta del malaffare mafioso, assolutamente necessaria”.

«Una notizia splendida per la Sicilia e per tutta l’Italia. L’arresto di Matteo Messina Denaro contribuisce a spazzare via quell’aria pesante e quel puzzo di mafia che da troppo tempo soffoca la nostra terra». Così il sindaco di Salemi Domenico Venuti, che è anche segretario provinciale del Pd di Trapani, in un post Facebook dopo l’arresto di Matteo Messina Denaro. «Da sindaco e da segretario provinciale del Pd ringrazio i carabinieri e i magistrati che hanno reso possibile la cattura – ha aggiunto Venuti -. La lotta al malaffare, però, deve continuare con i nostri atti quotidiani che onorino al meglio il lavoro dello Stato».

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