Trapani torna a vincere in casa contro la Benaquista Latina conducendo la partita per 38 minuti di gioco. Ricucito lo strappo, Latina acquista il vantaggio ma, il canestro decisivo è granata con Strumbris che decide le sorti, concludendo il match 67-65.
“A fine partita ci siamo detti che il campionato rispecchia l’andamento di questa partita – commenta coach Parente post partita -, quando siamo concentrati facciamo le cose bene, quando molliamo non siamo in grado di gestire i ritmi e veniamo puniti dagli avversarsi. Lo step che i ragazzi devono fare è avere e una mentalità vincente, quando sei in vantaggio di 15 devi pensare di andare in vantaggio di 25 e così via. Però è la quarta partita che vinciamo con scarto minimo quindi so che c’è qualcosa dentro, io non ho dubbi ma il campionato è spietato”.
“Questa era una partita importante perché venivamo da una incontro orribile – continua coach Parente ricordando il match infrasettimanale giocato contro Cremona -, che può capitare a tutti i livelli; stasera abbiamo vinto, ma abbiamo giocato solo per 20-25 minuti”.
Una partita che aveva un certo peso specifico, peso che i giocatori in campo e l’allenatore hanno decisamente avvertito. “Noi siamo partiti 13 a 0 ed è frutto di nessuna distrazione difensiva, i giocatori erano molto concentrati con una qualità dei tiri ottima, invece gli ultimi tre minuti la palla si è fermata, non so se per stanchezza o per paura di vincerla – dichiara Daniele Parente -. Parlare è un conto, giocarla in campo è un’altra cosa. Hanno dimostrato di saper quello che devono fare, però al 38° con la stanchezza può essere difficile”.
“I giocatori devono tirare, non bisogna rifiutare i tiri, non c’è discussione, altrimenti ne prendi uno peggiore, è ovvio che bisogna costruire l’opportunità di tirare, ma se li rifiuti come è successo, poi arrivi al 24° secondo e prendi tiri orrendi”.
Tirando le somme, la squadra granata, nonostante tutto, sta dimostrando orgoglio e voglia di giocare, ma è necessario studiare tutto nei particolari e non abbassare mai la guardia. “I dettagli alla fine decidono, ci vuole anche un po’ di fortuna, nonostante alti e bassi però se la giocano, mi piacerebbe che giocassero più da giovani – continua coach Parente -, devono giocare e provare il gusto di dominare le partite con arroganza, ma senza presunzione, riconoscendo che ci sono momenti in cui non bisogna accelerare e capire dove andare senza il consiglio dell’allenatore, ma per questo ci vuole tempo”.
“L’indole di questa strada è prende un vantaggio subito e poi costruirsi il tiro e difendere. A metà campo devono imparare a giocare, perché non tutte le squadre ti fanno correre, non sempre parti con quattro canestri da 3 punti. Se oggi non avessimo reagito, aldilà del risultato, c’era da preoccuparsi – conclude l’allenatore granata – ero preoccupato si potesse esaurire la risposta nervosa che era non scontata, e invece sono stati bravi. Loro sanno che tipo di campionato ci aspetta e dipende da noi”.