“Non c’è un focolaio alla Sirtori”, la dirigente smentisce il sindaco di Marsala

Dopo il messaggio del sindaco, la preside parla di "allarmismo mediatico"

La dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo “Sirtori” di Marsala, Katia Tumbarello, risponde alle dichiarazioni del sindaco di Marsala che, stamattina ha dichiarato che c’è un focolaio nella scuola, con 100 positivi, chiedendo che si accertino eventuali responsabilità delle Autorità sanitarie e scolastiche competenti.

Ecco cosa scrive la dirigente scolastica sulla pagina Facebook dell’Istituto Comprensivo “Sirtori”:
“La scuola NON è attualmente un focolaio nè ci sono contagi su larga scala; nella pratica delle cose il Sindaco mi ha chiesto ieri il numero dei contagiati, contraddistinti per alunni, famiglie e personale scolastico a partire dall’8 marzo. Come ben sapete, per 6 mesi la scuola non ha avuto contagi da Sars Cov 2 se non unità sporadiche ed isolate che hanno interessato singole famiglie; nessun altro contagio è avvenuto tra compagni di classe o adulti”.

“Il 12 marzo – prosegue la dirigente – invece è stato registrato un episodio anomalo di 2 classi (modulo a scavalco plessi Livatino e Pestalozzi) con relativo personale scolastico, per cui è stata mia premura bloccare immediatamente l’attività proprio per l’anomalia della situazione che non aveva precedenti eventi similari. Si tratta di circa 24 alunni e lì è finita. E sottolineo che lì è finita. I due plessi interessati sono rimasti chiusi per 9 giorni eppure, al rientro, quattro famiglie estranee alle classi precedenti hanno dichiarato la loro positività (e successivamente risultarono positivi i loro figli).

Poichè la matematica non è un’opinione e il calendario non può essere modificato a piacimento, è chiaro che il “focolaio” di 24 bambini non ha a che fare con le quattro famiglie positive dopo 10 giorni e con plessi chiusi. Il sabato di Pasqua (scuola chiusa da 3 giorni) arrivò una comunicazione di positività presunta (test rapido) di un altro alunno ancora, confermata 8 giorni dopo (e ribadisco che la scuola era chiusa per le vacanze, non abbiamo avuto notizia di presunti sintomi manifestatisi in classe o altre dichiarazioni da parte delle famiglie)”.

Venerdì 9 aprile – continua la preside Tumbarello – questa presunta positività è stata confermata e l’ufficio si è adoperato per fare il tracciamento. A questo proposito, per maggiore chiarezza e arginare perplessità e giustificate paure dei genitori creati da allarmismi mediatici fourvianti, allego anche al presente post la risposta data ieri al signor Sindaco. I casi dal 12 marzo ad oggi dei bambini sono 41, il resto trattasi di familiari (dati richiesti dal sig. Sindaco) e personale scolastico.

Il plesso Morante, di contrada Cozzaro, è totalmente esente da questa situazione di procurata allerta; il plesso San Leonardo ha praticamente un caso derivato da uno studente viaggiatore mai rientrato dopo le vacanze pasquali. Sirtori, Pestalozzi e Livatino vivono un destino incrociato da doppi turni che sarebbe stato più agevole gestire se l’Ente Locale avesse fornito i locali come è dovere fare secondo la norma (ancora più doveroso in tempi di pandemia). Fortunatamente non si registra alcun caso tra un turno antimeridiano ed uno meridiano proprio per la dovizia di sanificazione e pulizia gestita dal personale ATA e la precisa e puntuale attività di sorveglianza svolta dagli insegnanti. A tal proposito confermo che, tutti i giorni, vengono usate le macchine sanificatrici con particolari prodotti chimici che abbassano il rischio di contatto da virus.

La situazione anomala, ormai rientrata, si riferisce sempre a quelle due classi che hanno avuto, oltre all’impennata di contagi, anche una carica virale altissima ma le famiglie hanno, con grossi, sacrifici, osservato l’isolamento fiduciario e quanto dovuto in questi casi. In una lunga lettera ho chiarito alle famiglie, in privato e con preghiera di non diffusione all’esterno, la situazione – spiega la dirigente scolastica – ma purtroppo l’urlo social e le pagine web hanno un effetto di immediata comprensione (distorta ) della cosa.

Esorto i genitori a riflettere sull’accaduto e ad evitare di correre a scuola (sarebbe la seconda volta per un falso procurato allarme) a prelevare i propri figli che in questo momento avvertono una situazione di pericolo pressochè inesistente. I bambini hanno bisogno di essere protetti da ciò che di più oscuro viene diffuso sul web, forse questa è un’occasione per insegnare a discernere l’articolo di giornale dalla fake news, la disinformazione contorta e diffamatoria dal pensiero critico e costruttivo. Io cerco sempre di vedere il rovescio della medaglia, il modo per far diventare una buona occasione il fango che, ancora una volta, ci viene gettato addosso per scopi a me oscuri.

Sentire sui social di 100 casi al Sirtori, senza chiarire che si tratta di un mese in cui ci sono state le vacanze pasquali, contagi esterni alla scuola verificatisi quando i locali sono stati chiusi e non chiarendo che si tratta di 100 unità comprensive di familiari legati anche ad altre scuole è allarmismo mediatico, a mio parere.

La scuola continuerà a lavorare e a dimostrare, se necessario, con dati alla mano, l’andamento dei contagi ma vi assicuro che tutto il personale è allo stremo proprio per fronteggiare episodi di panico e psicosi causati da situazioni come quella odierna. I casi a Marsala ci sono, e di questo ringrazio i fautori delle varie conviviali e grigliate pasquali, così come quelle famiglie che imperterrite continuano a festeggiare compleanni dei propri cuccioli, incuranti del sacrificio di tutti gli altri; chi finora ha rispettato le regole, in tutti i contesti sociali, pubblici e privati, comprende la mia amarezza.

Vi ricordo che così facendo non stiamo andando da nessuna parte, rimaniamo fermi nel nostro pantano da paesino danneggiando ancora di più i nostri figli e tutti gli imprenditori, i commercianti e i possessori di partita iva in generale che sono sull’orlo di un precipizio. Aiutiamoli e aiutiamoci usando il cervello e non le chat social per il bene della nostra comunità“.

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