Nella laguna di Tonnarella di Mazara si è verificata una moria di pesci nei giorni scorsi. La situazione ha destato preoccupazione e interesse da parte delle autorità e dei naturalisti locali. I pesci, incluso esemplari di dimensioni considerevoli, sono stati ritrovati morti senza una chiara spiegazione. Questo evento ha sollevato la necessità di indagare sulle cause e affrontare il problema.
La situazione sembra essere stata risolta grazie a un cambiamento atmosferico. Una perturbazione atlantica ha causato un abbassamento della pressione atmosferica, portando a un repentino innalzamento della marea nell’area lagunare. Questo fenomeno ha permesso la dispersione dei pesci morti lungo la vegetazione che circonda la sponda nord della laguna.
Il naturalista Enzo Sciabica, dell’associazione ambientalista Capo Feto, ha sottolineato l’importanza di effettuare verifiche per comprendere le cause della situazione. Si presume che almeno quattro quintali di pesci siano morti per cause ancora da stabilire. Nel 2015, un fenomeno simile si era verificato nella stessa area, senza una spiegazione chiara.
Sono state avanzate diverse ipotesi sulle possibili cause, come l’eventuale immissione di esche velenose lungo le sponde o lo scarico di detergenti e disinfettanti. Saranno necessarie ulteriori analisi per identificare le ragioni esatte di questa moria di pesci. Tuttavia, l’area è stata bonificata grazie al cambiamento atmosferico che ha permesso la dispersione dei pesci morti.
Nel frattempo, è stata elogiata l’iniziativa dell’amministrazione locale di emanare un bando per l’acquisto di una draga. Questo strumento potrebbe contribuire alle pulizie frequenti del fondale portuale, al fine di mantenere i livelli di inquinamento nei limiti di legge. L’obiettivo è preservare l’ecosistema marino e la salute della laguna, evitando che situazioni simili si verifichino in futuro.