“Siamo stati allertati dalla Prefettura la scorsa settimana perché non riuscivano a trovare luoghi idonei per ospitare i migranti che venivano trasferiti da Lampedusa. Abbiamo dato la disponibilità della struttura di contrada Cipponeri, già Hub vaccinale, per un uso emergenziale e straordinario e ci è stato assicurato che con un turnover di 24-48 ore la problematica sarebbe cessata invece non è stato così”.
Il sindaco di Trapani Giacomo Tranchida conferma quanto avevamo riportato stamattina in un articolo, cioè che nello spazio di dieci giorni sono arrivate almeno 1.500 persone.
L’abbiamo intervistato oggi pomeriggio al suo arrivo alla struttura di via Salemi dove sono ancora ospitati – in condizioni davvero precarie – 400 migranti, tra cui minorenni, che attendono di essere trasferiti nei centri di accoglienza per richiedenti asilo.
Alcuni di loro ci hanno detto di essere lì da più di una settimana, di essere stanchi, di non capire perché si trovano in questa situazione. Ci hanno parlato del cibo scadente, della mancanza di vestiario, della impossibilità di lavarsi, di avere un letto in cui riposare.
“Chiaramente – ha proseguito Tranchida – si tratta di una sistemazione di emergenza e non è possibile pensare di continuare ad ospitare qui queste persone. Per questo motivo si sta allestendo, in un’area della zona industriale confiscata alla mafia e assegnata alla Protezione civile, un’apposita tensostruttura. Qui a Cipponeri, peraltro, deve essere ospitato uno dei nuovi corsi di laurea attivati al Polo Universitario”.
“Non mi interessa fare polemiche – ha detto il sindaco – perché evidentemente il governo non è organizzato ma non si capisce perché in questa parte della
Sicilia occidentale, tra i porti di sbarco si conta e si punta sempre su Trapani e non su quello di Palermo, che è anche più attrezzato e che sarebbe anche luogo per i rimpatri. Palermo zona franca? C’è una gravità in questo. Non sto dicendo che il problema non lo voglio ‘a casa mia’, perché noi dobbiamo fare la nostra parte, ma mi chiedo perché ci sono zone franche in Sicilia. Perché c’è un potentato politico di un certo tipo? Dico anche che qui le Forze dell’Ordine sono allo stremo, così come i volontari [ndr. della Croce Rossa Italiana], non è una situazione sostenibile né dignitosa per i migranti”.