Luglio, tutti al mare tranne… I bagnini [AUDIO]

Niente assistenza bagnanti sulle spiagge libere del trapanese, dallo Stato nuove disposizioni ma, niente contributi ai Comuni

Il primo week end di Luglio è passato, in modo fortunatamente indenne per i vacanzieri che già affollano i nostri litorali, dalle spiagge libere ai lidi privati.
Stessa cosa, purtroppo non possiamo dire per altre spiagge italiane dove, a Marina di Vecchiano, nel pisano sono morte annegate due persone.
Questa triste notizia di stamattina ci ha dato spunto per chiedere ai nostri amministratori come si cercherà di garantire la sicurezza dei trapanesi e dei tanti turisti che sceglieranno di concedersi un tuffo nel nostro mare.

Il sindaco di Trapani, intervistato da TrapaniSì questa mattina su un altro argomento che, anche se indirettamente, si collega alle spiagge cittadine (in questo articolo Graffiti sulle Mure di Tramontana a Trapani, Tranchida: “Ci vuole la videosorveglianza civica” [AUDIO] dove abbiamo parlato delle mura di Tramontana che sovrastano le spiaggette del centro storico), ci ha verbalmente confermato che il Comune di Trapani per tutta la stagione estiva non potrà garantire il servizio di “assistenza ai bagnanti” su tutte le spiagge libere ricadenti nel territorio comunale. In tal senso ha già da tempo collocato, o forse sarebbe meglio dire, non ha mai smontato, la segnaletica che avvisa la cittadinanza che la spiaggia non prevede servizio assistenza e, laddove non esiste un divieto di balneazione (vedi la spiaggetta limitrofa al Centro Comunale di Raccolta, altresì nota come la spiaggia del Cavallino Bianco), chiunque deciderà di farsi il bagno lo farà a suo rischio e pericolo.

Analoga situazione, e questo sinceramente è un inedito, si verificherà anche sulla spiaggia libera di San Giuliano, nel territorio comunale ericino, dove, come ci ha spiegato Paolo Genco, assessore alla Protezione Civile del Comune di Erice, a differenza degli anni scorsi, quest’anno non ci saranno i “bagnini”, non ci saranno i “pattìni” di soccorso, non ci saranno le installazioni di vedetta con i relativi salvagenti e corde da lanciare, nè tantomeno ci sarà un semplice palo sul quale issare, in caso di avverse condizioni meteo-marine, onde alte o forti correnti, la “bandiera rossa”, l’unico simbolo conosciuto e riconosciuto anche dai bambini quale segnale di pericolo. Per ascoltare l’intervista schiaccia PLAY:

Il Comune di Erice, da quanto ci ha raccontato l’assessore Genco, dopo aver approfondito la nuova normativa con la Capitaneria di Porto di Trapani, ha scelto di non presentare alcun bando per assegnare un servizio il cui costo è letteralmente raddoppiato rispetto all’anno scorso, e sembra siano anche venuti meno i finanziamenti statali per i Comuni per garantirlo.

Anche il Comune di Misiliscemi si trova nella stessa situazione. Ne abbiamo parlato col sindaco Salvatore Tallarita. Per ascoltare schiaccia PLAY:

“Questo è il primo anno in cui la nuova amministrazione comunale misilese deve affrontare il problema “assistenza bagnanti”. Abbiamo anche noi analizzato i costi e, non ce lo possiamo permettere, con la piccola differenza però, rispetto alle altre spiagge libere trapanesi, che quella di Marausa, grazie ai fondali bassi per molti metri dalla battigia, è sempre stata considerata la spiaggia più sicura del trapanese e per questo, negli anni passati non c’erano i bagnini”.

Insomma, quest’anno non vedremo più sulle spiagge libere quelle aitanti ragazze e attenti ragazzi con la loro classica maglietta rossa del bagnino, a soffiare nel fischietto dalla battigia ai bagnanti che non rispettavano i criteri di prudenza e sicurezza, o a cui rivolgersi in qualsiasi caso di necessità, dal bambino che si è allontanato dall’ombrellone o per avere anche una risposta di conforto a qualsiasi dubbio comportamentale.
Quest’anno “gli angeli della spiaggia” potremo vederli in azione solo nei lidi privati. Anche se, a quanto sembra, anche lì i gestori quest’anno stanno avendo enormi problemi per ingaggiarne qualcuno.

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