Ieri mattina, traendo spunto dalle Idi di marzo, che nel 2024 cadono proprio venerdì 15, avevamo scritto questo articolo:
Tra Cesare e Bruto, alle idi di marzo nessun “bilancio” ed il provvisorio si allunga [AUDIO]
nel quale potrete ascoltare in podcast le interviste rilasciate alla redazione di Trapanisì.it dal consigliere comunale d’opposizione Salvatore Fileccia e dall’assessore al Bilancio Alberto Mazzeo.
L’argomento trattato dai due rappresentanti della Pubblica Amministrazione di Trapani era il bilancio di previsione di cui si dovrebbe, prima o poi, dotare il Comune di Trapani, con la relativa uscita dall’esercizio provvisorio che scadeva proprio ieri, alle “idi di marzo”.
La citazione allegorica dell’imperatore Caio Giulio Cesare che alle Idi di marzo ci rimise la pelle e al suo figlio Bruto che lo accoltellò a morte, ci è sembrata quanto mai indicata per commentare una crisi politico-amministrativa che sta preoccupando molti trapanesi. Mai a pensare che tra Cesare e Bruto, dopo qualche ora, potesse spuntare un Cassio qualsiasi a confonderci ulteriormente le idee.
In buona sostanza, riascoltando le due interviste di Trapanisì.it (che vi riproponiamo in podcast alla fine dell’articolo), ci rendiamo conto che il consigliere Fileccia e l’assessore Mazzeo, seppur con parole e modi diversi, dicono le stesse cose riguardo il bilancio di previsione e l’esercizio provvisorio:
1- il bilancio 2023-2025 è stato approvato solo dalla giunta (composta da assessori scelti da Tranchida per amministrare con lui la città e che in teoria, dovrebbero andare tutti d’accordo, tra di loro e soprattutto con il sindaco), e adesso dovrà passare in consiglio.
2- del bilancio di previsione 2024-2026 per il momento non se ne parla.
3- non avendo ancora approvato nulla, il Consiglio Comunale prende atto che l’esercizio provvisorio col quale da gennaio il sindaco e la sua giunta stanno amministrando la città garantendo solo i servizi essenziali, è inesorabilmente scaduto.
4- la giunta ieri in Consiglio comunale ha chiesto di poter “allungare” l’esercizio provvisorio di altri 30 giorni, continuando a lasciare la città sempre più priva dei servizi “non essenziali” almeno fino al 15 aprile prossimo, sperando che entro quella data qualcuno riesca ad approvare qualcosa che assomigli ad un BILANCIO.
Sembrava tutto chiaro, tant’è che a quanto da noi riportato, speravamo arrivasse una conferma anche da parte del primo cittadino lasciandolo pure polemizzare con il consigliere Fileccia che, politicamente ieri con un comunicato stampa non gliela mandava a dire.
La risposta invece, è arrivata nel telegiornale locale dell’ora di pranzo che molti trapanesi hanno visto. Ci siamo permessi di estrapolare dal servizio di Telesud le parole di Tranchida che qui vi riproponiamo:
“La colpa del ritardo non è nostra ma del Comune di Misiliscemi… ora tutto dipende dal Consiglio Comunalee… rischiamo addirittura di metterci in regola come nessun altro Comune ha mai fatto… non preoccupatevi entro aprile usciremo da questa malattia!”, queste in sintesi le parole del sindaco che non ha fatto nessuna menzione al “prolungando” esercizio provvisorio.
Il suo assessore al Bilancio Alberto Mazzeo, invece, incalzato anche dalle nostre domande, nella intervista mattutina, ci aveva fatto ben capire che “la malattia” di cui parla il sindaco, che in parole semplici e chiare per tutti si chiama “normale, ordinaria amministrazione” è ancora lontana dalla guarigione.
Pertanto è lecito chiedersi cosa potrebbe accadere se non sarà approvata la richiesta della giunta Tranchida di allungare ulteriormente l’esercizio provvisorio. Finirà come è finita a Giulio Cesare? Spunterà un Bruto qualsiasi che sferrerà l’ultimo colpo?
Cercate di fare qualcosa prima che ai trapanesi non gli si rompa il Cassio!
L’intervista al consigliere Salvatore Fileccia
L’intervista all’assessore al Bilancio Alberto Mazzeo:
e, per chiudere, una chicca presa dal profilo social di Fileccia