“Fabio faceva il suo lavoro con umiltà e passione, in questi giorni abbiamo ricevuto tanti messaggi di vicinanza anche da persone che non conoscevamo. Fabio era un ragazzo intelligente e determinato, per questo è arrivato dove tanti esaltati e figli di papà non sono riusciti. Noi gli abbiamo sempre insegnato il rispetto per tutti, solo così si diventa grandi uomini. Quando, a 14 anni, ci disse che voleva entrare alla ‘Nunziatella’ noi non sapevamo neppure che tipo di scuola fosse. Lui ci è riuscito e mi disse, hai visto mamma, ce l’ho fatta. Come ci raccontava il comandante della scuola, lui era quello che rispettava tutte le regole, che si alzava con il sorriso e si andava a coricare con il sorriso, quel sorriso che lo rendeva simpatico a tutti ed emanava positività”.
La coraggiosa mamma Marilena ha voluto ricordare il suo Fabio al termine del funerale celebrato oggi pomeriggio nella Cattedrale di Trapani .
Prima di raccontarne la storia, la donna ha esordito ricordando i drammatici momenti in cui, avendo appreso di un Eurofighter caduto a Trapani, ha provato a contattare il figlio – “ma il suo telefono era spento” – e poi la base del 37° Stormo: “Ho chiamato e mi hanno detto che non erano autorizzati a dare risposte, solo alla terza insistente chiamata mi hanno detto che si trattava di mio figlio e che al momento era disperso”. ASCOLTA L’AUDIO con le sue parole