Qualcosa di diverso, rispetto a quello che era stato previsto inizialmente c’è ma, adesso, è ufficiale. Il Comune di Trapani e l’Università di Palermo hanno approvato lo schema di contratto di comodato d’uso per l’affidamento dell’immobile “Principe di Napoli” all’Università quale sede dei nuovi corsi di laurea. Rispetto alla delibera dello scorso gennaio, i corsi di laurea da attivare presso il Polo didattico trapanese saranno sei e non nove come ipotizzato inizialmente. Si tratta di:
- Tecniche di Laboratorio Biomedico – Abilitante (codice corso L/SNT3)
- Tecniche di radiologia medica, per immagini e radioterapia – Abilitante (L/SNT3)
- Scienze delle Attività Motorie e Sportive (L-22)
- Biodiversità e Innovazione Tecnologica (L-32)
- Scienze della Formazione Primaria (LM-85 bis)
- Sistemi Agricoli Mediterranei (L-25).
Rimangono confermati i corsi già attivi: Architettura e ambiente costruito; Consulente Giuridico d’Impresa; Infermieristica; Ingegneria delle Tecnologie per il mare; Giurisprudenza; Viticoltura ed Enologia (presso la sede di Marsala) e Scienze del Turismo.
Il rettore dell’Università di Palermo, inoltre, ha chiesto ed ottenuto l’estensione del periodo di concessione in comodato d’uso a 30 anni (la proposta iniziale era di 15). Il Comune di Trapani, prima di procedere alla consegna dell’immobile, inoltre, si impegna a fornire la documentazione tecnica relativa. Infine, Midiri ha chiesto l’eliminazione delle consulenze di natura tecnico-giuridica sulle attività previste dal PNRR che, nel precedente schema di comodato, erano previste in capo all’UNIPA nei confronti del Comune di Trapani. Per queste sarà stipulato un accordo separato.
“In silenzio e senza fare proclami – aveva affermato Tranchida lo scorso dicembre – , lavoriamo da mesi ad un progetto straordinario: trasformare l’ex Principe di Napoli da immobile abbandonato a centro nevralgico della cultura cittadina e non solo, con l’allocazione di nuovi corsi di laurea. Potenziare l’offerta ed allocare nel pieno centro della città tutto ciò, vorrebbe dire incremento dei consumi, evitare la migrazione dei nostri giovani studenti con offerta formativa vicino casa nonché portare a Trapani nuovi giovani, che, invece, verrebbero da tutta la regione con un generale rilancio di un intero quartiere cittadino. Il cronoprogramma è davvero serrato, contiamo di giungere al traguardo tanto atteso in tempi brevissimi”.
Dalle parole si è passati ai fatti: nel giro di un paio di mesi tutto è stato messo nero su bianco e i due enti hanno trovato grande affinità. Grazie a questa operazione, il Polo di Trapani potrà offrire 11 corsi di laurea, raddoppiando, di fatto, la propria offerta e rendendo il Polo didattico del capoluogo un possibile attrattore di studenti. La provincia di Trapani potrà beneficiare di questa operazione e uno storico palazzo tornerà ad animarsi.