Entro la fine dell’anno potrebbe compiersi la rivoluzione per il Polo universitario di Trapani: prossimo anno potrebbero arrivare addirittura ben 8 corsi di laurea nuovi, che sommati ai 6 già esistenti potrebbero a 14 possibilità differenti di studio. Una rivoluzione.
In questa ottica, ovviamente, c’è bisogno di maggiori spazi e maggiori locali idonei: torna quindi in scena il progetto di riaprire il Principe di Napoli, storica struttura nel cuore del porto peschereccio di Trapani, che potrebbe ospitare lezioni universitarie.
Il Principe di Napoli già in passato ha ospitato il corso di archeologia navale che poi è stato soppresso. Aule, dormitorio, attrezzature: una soluzione facile che riporterebbe lo storico palazzo attivo. Lo stabile, infatti, è ancora chiuso dopo il contenzioso tra l’Accademia di Belle Arti Kandinskij – che utilizzava il Principe di Napoli come sede e per le lezioni – e il Comune di Trapani che ha vinto il ricorso ed è ritornato in possesso dei locali.
In questa ottica, il sopralluogo effettuato ieri dal rettore di UniPa, il professore Massimo Midiri, unitamente al presidente del Consorzio Universitario Francesco Torre e al presidente del Polo Territoriale Universitario Giorgio Scichilone, è stato particolarmente fruttuoso.
Lo stabile è stato molto apprezzato dal rettore visto che numerose sono le possibilità di creare anche laboratori al suo interno ma non solo.
La prossima settimana è previsto un nuovo aggiornamento, specialmente in merito alle tempistiche operative per attuare la più importante delle operazioni per il rilancio culturale di una città: avere un’università con numerosi corsi di laurea a due passi dal centro storico.
“In silenzio e senza fare proclami, lavoriamo da mesi ad un progetto straordinario: trasformare l’ex Principe di Napoli da immobile abbandonato a centro nevralgico della cultura cittadina e non solo, con l’allocazione di nuovi corsi di laurea – dichiara il sindaco Tranchida – . Il sopralluogo effettuato dal Rettore Midiri insieme al suo staff è stato estremamente positivo e l’immobile, sul quale abbiamo già apportato una serie di migliorie oltre a ripristinarne il decoro interno e dei giardini, risulta idoneo e confacente alle necessità dell’Università di Palermo e del Polo Territoriale di Trapani. Potenziare l’offerta ed allocare nel pieno centro della città tutto ciò, vorrebbe dire incremento dei consumi, evitare la migrazione dei nostri giovani studenti con offerta formativa vicino casa nonché portare a Trapani nuovi giovani, che invece verrebbero da tutta la regione con un generale rilancio di un intero quartiere cittadino. Il crono programma è davvero serrato, contiamo di giungere al traguardo tanto atteso in tempi brevissimi”.