Per i medici stranieri reclutati dall’Asp in provincia di Trapani, ci sono difficoltà. Lo ha sottolineato ieri il commissario straordinario, Vincenzo Spera, parlando della necessità di reperire trivani arredati e con un contratto registrato all’Agenzia delle Entrate. Senza questo contratto i medici non possono venire a lavorare negli ospedali del Trapanese, perché non possono ottenere il permesso di soggiorno. Ad unirsi all’appello lanciato ai cittadini per affittate le loro case è Foad Aodi, presidente di Amsi e UMEM, componente della Commissione Salute globale della Fnomceo e docente a contratto presso l’Università di Roma Tor Vergata.
“Molti medici – dice – sono venuti in questi giorni a fare i colloqui con l’Asp di Trapani, ma poi non accettano proprio per questo problema, preferendo altre destinazioni. Si ferma così un percorso virtuoso, che aveva colmato alcune lacune nel personale. I numeri sono elevati: solo per i Pronto Soccorso mancano più di 40 medici. Ecco perché è urgente”.
“Apprezziamo e sosteniamo la Sicilia e in particolare l’Asp di Trapani ed il commissario Spera con cui abbiamo instaurato collaborazioni costruttive e gratuite per risolvere la criticità della mancanza del personale. Come abbiamo dichiarato ultimamente riguardo il lavoro dei medici ed infermieri nel mondo, la maggior parte dei Paesi agevola anche per quanto riguarda la casa, servizi e sistemazione dei figli. Per questo fa bene il commissario Spera a fare il suo appello per risolvere le criticità. Ricordiamo che l’80% delle risposte positive dei medici ed infermieri stranieri non vanno in porto per colpa di queste tre criticità” .
Foad Aodi ricorda che “in Arabia Saudita e Paesi del Golfo offrono più di 14 mila euro di stipendio medio mensile con tutti i servizi garantiti, compreso la casa, e trasporti e incentivi. Ad oggi all’Associazione Medici di Origine Straniera in Italia e all’Unione Medica Euro Mediterranea sono giunte più di 550 disponibilità di professionisti della sanità europei di cui 500 italiani”.
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