Sono soltanto cinque le norme del Collegato alla Finanziaria regionale siciliana su cui resta il no del governo nazionale. La certezza rispetto al buon esito delle trattative tra la giunta Schifani e l’Esecutivo nazionale si è avuta soltanto con l’ultima riunione del Consiglio dei ministri. Salva la gran parte delle 30 norme che erano finite sotto esame da parte del Ministero dell’economia e finanze su un totale di 140.
Tra queste anche la disposizione sull’aumento di capitale di Airgest. Superati, infatti, i dubbi del Ministero per quanto riguarda i 4,2 milioni di euro destinati dalla Regione alla società che gestisce l’aeroporto di Trapani. Su Airgest è stato chiarito – come già avevano fatto il presidente di Airgest Salvatore Ombra e l’assessore regionale Marco Falcone – che non si tratta di una ricapitalizzazione per perdite ma di un investimento, dovuto per legge, legato alla crescita del numero di passeggeri dello scalo trapanese.
Tra le altre norme salvate ci sono anche quella riguardante l’assunzione nella Pubblica Amministrazione delle donne vittime di violenza e dei loro figli; la norma per scongiurare la fuga dei medici dagli ospedali di periferia con un incentivo straordinario che può arrivare fino a 18mila euro lordi all’anno. L’articolo, però, dovrà essere riscritto trasformando gli incentivi in indennità per spese di trasporto e alloggio.
Salvate anche le norme di sostegno all’agricoltura e alla zootecnia con 12,5 milioni di euro annui nel biennio 2024-2025. Ok del governo nazionale anche al fondo di garanzia da cinque milioni di euro per il 2024, presso l’Irfis, che consentirà alle imprese agricole e zootecniche di accedere alle anticipazioni finanziarie rispetto ai contributi comunitari ottenuti. Salvi anche i 13 milioni di euro per gli interventi di edilizia residenziale universitaria.