Quante volte Carboni ci era andato vicino? Quante volte ci aveva provato senza grossa fortuna, sbagliando di un nulla? Parecchie. E ieri finalmente ci è riuscito, al 95’, all’ultimo minuto di gioco, all’ultima palla utile: traversa e rete; ed è stata vittoria. Il Trapani ieri ha messo a posto i conti con la sorte, che tante volte quest’anno non gli è stata amica. E se nelle due precedenti trasferte c’era stato rammarico per non essere riusciti ad ottenere i tre punti, che avrebbero anche meritato, ieri i granata hanno trovato un’inaspettata alleata, la sorte, che nelle due precedenti gare aveva loro voltato le spalle.
In realtà la vittoria di ieri sulla titolata Vibonese (2-1) non è solo frutto della fortuna, che nell’occasione dell’ultima azione della partita ha dato una mano ai padroni di casa.
A mio avviso, i granata ci hanno messo molto del loro. Ha vinto infatti la squadra che l’ha voluta di più, quella vittoria, cercandola fino all’ultimo, con una generosità ed un impeto che le fanno onore, al contrario degli avversari, che hanno per lunghi tratti gigioneggiato, senza incidere più di tanto, pur avendo avuto nel primo tempo due buone occasioni per pareggiare.
Musso è stato il simbolo di questo Trapani volitivo e mordace.
Benché con i soliti limiti di conclusione a rete, si è caricato sulle spalle i compagni ed ha dato l’esempio: ha corso, ha pressato sugli avversari, ha tenuto palla, ha cercato il contropiede, costituendo sempre una spina nel fianco della compagine ospite, almeno nel primo tempo. In più ha avuto il merito di sbloccare l’incontro. Partita da 9 pieno in pagella.
A dirla tutta, non mi è piaciuta la scelta del Mister di giocare gli ultimi 30 minuti della partita con un terzino, Mangiameli, al posto di un attaccante, Mascari, lasciando il solo Musso sulla linea d’attacco. Siamo infatti passati dal 3-5-2 iniziale ad un 5-4-1 coperto ed attendista, lasciando l’iniziativa agli avversari e puntando tutto sul contropiede ma praticamente smettendo di giocare, senza più produrre occasioni da rete. E dai e dai, incoraggiata dal nostro atteggiamento mentale e tattico, la Vibonese al 90’ ci ha fatto goal.
E se fosse finita in parità non ci sarebbe stato nulla da dire. Ma i granata in quel momento, una volta subito il pareggio, hanno avuto il grosso merito di continuare a giocare su ogni pallone, senza accontentarsi del pari, cercando il goal fino alla fine. Ed è li che hanno meritato la vittoria.
E proprio da un affondo in contropiede di Mangiameli è scaturita l’azione da calcio d’angolo, in cui Carboni, all’ultimo istante, ha piazzato la zampata vincente. Merito che la squadra deve condividere senz’altro con il proprio allenatore, che in ogni caso, al di là della scelta tattica, a mio avviso, troppo conservativa di ieri e, soprattutto, pur tra le note difficoltà derivanti da un organico ridottogli all’osso dalla società, ha dato identità, gioco e compattezza a questo gruppo, elevandone la qualità e l’efficacia delle prestazioni. La squadra e l’allenatore, sul campo, hanno dato delle precise risposte alla società. I progressi sono evidenti ma c’è bisogno di qualche rinforzo, visto che siamo corti d’organico e non è pensabile di tirare aventi così per tutto il girone di ritorno, senza andare incontro a possibili situazioni di grave difficoltà. Vedremo adesso se la società saprà o vorrà trarre le valutazioni più consone sul futuro di questa squadra. E non solo per il campionato in corso.
PS: Gli amici di Nerd Attack informano che la Warner Bros e la DC Comics stanno cercando un nuovo Superman per i loro film. Il fotomontaggio rende l’idea.