Si è concluso stamane, davanti al Tribunale di Trapani, il processo a carico del 37enne trapanese F.P.A. accusato di violenza sessuale, lesioni personali e porto abusivo di coltello nei confronti di una donna di origine ucraina di 44 anni, senza fissa dimora.
L’imputato è stato condannato, solo per il porto abusivo di coltello, a 6 mesi di reclusione, 1.000 euro di ammenda e al risarcimento delle spese processuali. I giudici hanno dichiarato, infatti, il non doversi procedere per le altre imputazioni perché “l’azione penale non doveva essere iniziata per mancanza di querela”, condizione necessaria, questa, per la procedibilità.
L’uomo – che si trovava in custodia cautelare in carcere da quando era stato identificato e fermato dalla Polizia – è stato subito liberato. La Procura della Repubblica aveva chiesto una condanna a 6 anni e 6 mesi di reclusione.
I fatti erano avvenuti in un tratto delle Mura di Tramontana, nel centro storico di Trapani, nella notte tra il 24 e il 25 novembre 2022. La donna, per le lesioni subite, era stata ricoverata in ospedale dove era stata sottoposta ad un intervento chirurgico, riportando danni fisici permanenti. Nel processo si è costituita parte civile tramite il suo avvocato Fabio Sammartano.
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, l’uomo aveva messo in atto particolari modalità di rapporto sessuale con la donna, che si era rifiutata di assecondarlo, con l’aggravante di aver agito in piena notte e in un luogo isolato.
In occasione dell’incidente probatorio la donna aveva confermato di aver avuto con lui un rapporto aggiungendo però: “Mi ha fatto una richiesta che io non ho voluto assecondare e mi ha presa con la forza”.
Nel dispositivo della sentenza reso noto oggi pomeriggio sono fissati 45 giorni per il deposito delle motivazioni.