Ridotta in Appello a 14 anni di reclusione la condanna nei confronti della 38enne trapanese Vanda Grignani, colpevole di aver ucciso, nell’ottobre 2021, il compagno, il 45enne Cristian Favara. In primo grado era stata condannata a 21 anni.
Il delitto era avvenuto nell’abitazione dei due a Trapani. L’uomo, al momento dell’omicidio, era sottoposto a una misura cautelare per una condanna per omicidio colposo. La donna aveva atteso il suo rientro a casa e, dopo una lite, lo aveva accoltellato, uccidendolo.
Nel corso delle indagini i Carabinieri avevano attenzionato i post che la 38enne aveva pubblicato sui social prima del delitto: “Sto per fare qualcosa che non avrei mai pensato, vi amo. Perdonatemi“, diceva il primo di una serie di messaggi pubblicati poco prima della mezzanotte. Post dai quali traspariva la sofferenza della donna ma che hanno contribuito a smontare la tesi difensiva secondo cui la donna aveva ucciso per difendersi dall’aggressione del compagno.
Che la relazione tra i due fosse diventata turbolenta risultò anche dal numero di interventi, sette volte, nell’abitazione dei due per riportare la calma e in tutte le occasioni era stata la donna a chiedere l’intervento delle Forze dell‘ordine. Anche dopo il delitto era stata lei stessa a chiamare i Carabinieri.