Era stato chiamato a giudizio dalla Procura di Trapani, con un decreto di citazione diretta, per un post del novembre 2017 rivolto all’allora questore della città, Maurizio Agricola, e riguardante il fenomeno dei combattimenti clandestini di cani.
Oggi il giudice monocratico Francesco Giarrusso del Tribunale di Trapani ha assolto Enrico Rizzi dall’accusa mossagli “perché il fatto non costituisce reato”. Lo ha reso noto lo stesso animalista.
Si tratta di un diverso procedimento, sempre avviato dopo querela presentata dal questore, davanti al Tribunale di Trapani, rispetto a quello conclusosi nell’ottobre 2022 nel quale Rizzi è stato, invece, condannato dalla giudice Patrizia Satariano, per la quale la difesa di Rizzi aveva presentato ricusazione – respinta dalla Corte di Appello di Palermo – al pagamento di una multa di 1.500 euro, delle spese processuali e di un cospicuo risarcimento alla parte civile costituita, il questore Agricola. La sentenza è stata appellata dagli avvocati di Rizzi e si attende la fissazione della data di inizio del procedimento.
“Ringrazio l’Autorità Giudiziaria – scrive Rizzi a seguito dell’assoluzione di oggi – perché continuò e continuerò a credere sempre nelle Istituzioni e nel rispetto delle leggi, anche di quelle dettate per garantire i (pochi, per il vero, ad oggi) diritti degli animali”.