Una macchina portentosa, ritenuta “unica al mondo”. Un organo che racchiude un’intera orchestra e per questo continua ancora oggi a destare ammirazione.
Dopo l’uscita nelle librerie di qualche settimana fa, stasera nella chiesa di San Pietro la presentazione a Trapani del volume “L’orchestra nascosta. Storia di uno strumento unico: l’organo monumentale La Grassa di Trapani” di Stefania La Via.
All’incontro, condotto dal giornalista e scrittore Giacomo Pilati, ha partecipato, oltre all’autrice, il maestro Claudio Brizi, organista di fama internazionale.
Interventi del vescovo, Pietro Maria Fragnelli, della presidente di ICIT Trapani Marion Weerning, dell’assessora comunale alla Cultura Rosalia d’Alì, del parroco don Giuseppe Bruccoleri.
Appositamente per l’occasione, dalla Francia è giunto anche un pronipote di La Grassa, Giuseppe Aharonian La Grassa che ha espresso non solo parole di gratitudine e apprezzamento per lo studio e la pubblicazione di Stefania La Via, ma anche l’auspicio che, sempre più, questo straordinario strumento possa essere valorizzato e custodito nel tempo nel migliore dei modi. Un auspicio condiviso, ovviamente, anche dagli altri ospiti e dal pubblico presente con la sua nutrita e attenta partecipazione.
Per fare questo è necessario, innanzitutto – come ha sottolineato il maestro Brizi – che l’organo La Grassa venga finalmente studiato del punto di vista tecnico in maniera approfondita – è stata lanciata la proposta di un convegno con specialisti del settore da tenersi a Trapani – anche alla luce dei ritrovamenti documentali che La Via illustra nel libro, e che si trovi il modo di reperire i fondi necessari alla sua manutenzione.
Della valorizzazione dell’organo ha parlato anche Elide d’Atri che, insieme a Carmen Pellegrino, si prende cura di questo strumento unico e cura il Festival organistico “Francesco La Grassa” in collaborazione con l’associazione Orchestra Barocca Siciliana. La pregevole manifestazione musicale trapanese – giunta anno alla settima edizione – è, infatti, inserita, da alcuni anni, nella programmazione dell’associazione.
Nel volume, scritto con una prosa scorrevole e in grado di interessare sia gli addetti ai lavori sia semplici appassionati, si ricostruisce, per la prima volta, in maniera puntuale e ricca di riferimenti a fonti archivistiche, la storia di La Grassa, della sua permanenza a Trapani e quella dell’organo di San Pietro, ma anche l’atmosfera e le vicende di una città operosa e vivace.
Il volume, edito dalla casa edistrice Diastema, è corredato di un’interessante appendice fotografica e arricchito dai contributi di Francesco Castelli, Elide d’Atri, Carmen Pellegrino e da una scheda tecnica con la descrizione dettagliata e la disposizione fonica dell’organo a cura del maestro Claudio Brizi.
Al termine dell’incontro il “fuori programma”, apprezzato dai tanti cittadini presenti, con l’esibizione del maestro Brizi, accompagnato da Elide d’Atri e Carmen Pellegrino, che ha consentito al maestoso organo di far ascoltare la sua voce. VIDEO