Ci siamo: ieri mattina, presso la Biblioteca Fardelliana, è stato presentato al Ministero della Cultura il dossier della candidatura di Trapani Capitale del Libro 2024. L’audizione ha evidenziato un forte spirito di collaborazione, una storia ricca e una determinazione a trionfare.
La redazione di Trapanisi.it ha approfondito l’argomento con le parole del sindaco di Trapani, Giacomo Tranchida, dell’assessora Rosalia d’Alì e del progettista del dossier, Federico Costanza. Clicca play per ascoltare:
Il sindaco Giacomo Tranchida ha sottolineato l’importanza di scrivere una nuova storia per la Sicilia, superando l’immagine legata alla criminalità mafiosa. Ha esaltato il ruolo del territorio trapanese negli eventi come lo sbarco di Garibaldi e la battaglia delle Egadi, auspicando che la città possa essere ricordata per il suo contributo alla Costituzione.
Rosalia d’Alì, assessora alla Cultura del Comune, ha evidenziato gli sforzi compiuti negli anni per promuovere incontri e confronti nella comunità. La candidatura non è vista come un punto di arrivo, ma come un tassello in un progetto più ampio che posiziona la cultura e il libro al centro dello sviluppo economico, sociale e civile del territorio.
Il progettista del dossier, Federico Costanza, ha illustrato una strategia ben definita. Partendo da una riflessione sulle fragilità sociali del territorio, il progetto affronta sfide come la povertà educativa e il calo demografico. Le quattro direttrici strategiche sono la partecipazione, l’inclusione sociale, la formazione e la diversità culturale. L’obiettivo è creare una biblioteca aperta, inclusiva e attiva, riducendo le differenze sociali e coinvolgendo la popolazione variegata del territorio.
Trapani aspira a un riscatto attraverso la cultura, considerandola l’unico strumento in grado di creare una comunità più onesta e giusta. La candidatura a Capitale Italiana del Libro 2024 si basa su una visione chiara e ambiziosa per promuovere il valore della cultura nel tessuto sociale di Trapani.