La Procura di Trapani ha chiesto il rinvio a giudizio dell’ex sindaco ed ex deputato regionale Mimmo Fazio. Le accuse vanno dalle false fatture all’autoriciclaggio. L’udienza preliminare – come riporta un articolo pubblicato su LiveSicilia – si svolgerà il prossimo 9 ottobre.
Il nuovo procedimento nasce dalle risultanze dell’indagine del 2017 “Mare Monstrum su presunte tangenti pagate dagli armatori dell’Ustica Lines, oggi Liberty Lines, Vittorio ed Ettore Morace per i contributi erogati dalla Regione Siciliana per i collegamenti marittimi con le isole minori. Fazio, per questa indagine, è ancora sotto processo – giunto alle fasi finali – davanti al Tribunale di Trapani: oltre che di corruzione, è accusato di traffico di influenze illecite e rivelazione di segreti di ufficio.
Le nuove accuse di false fatture e autoriciclaggio avanzate dalla Procura di Trapani sono legate ai rapporti tra Fazio e la ditta “Stefania Mode”, attiva nel commercio on line di abbigliamento, del quale era consulente legale. Secondo i pm una fattura di 50 mila euro relativa ad una fornitura di vino, emessa dalla Cantina Sociale Primavera – di cui l’ex sindaco era socio – nei confronti della ditta non corrisponderebbe ad una effettiva fornitura ma coprirebbe il pagamento di una mazzetta da parte dell’amministratore delegato di “Stefania Mode”, Aldo Carpinteri, per ottenere l’uso di un immobile nell’area Industriale di Trapani. Per questi fatti Carpinteri ha già patteggiato la condanna.