Il Comune di Trapani,realizzerà una “casa protetta” per le donne vittime di violenza.
Con decreto dello scorso 19 dicembre, infatti, l’Agenzia per la Coesione Territoriale ha finanziato il progetto che l’amministrazione comunale aveva predisposto nell’ambito dell’Avviso pubblico per la presentazione di proposte a valere su fondi del PNRR (Missione 5 – Inclusione sociale – Componente 3 – Interventi speciali per la coesione territoriale – Investimento 2 – Valorizzazione dei beni confiscati alle mafie finanziato dall’UE).
Si potrà così procedere – con una dotazione di 257.000 euro – alla riqualificazione e rifunzionalizzazione di un immobile confiscato alla mafia per destinarlo a Centro per donne vittime di violenza.
“L’attenzione di questa Amministrazione – commenta il sindaco Tranchida – nei confronti delle persone più fragili è stata al centro anche delle progettualità per il riuso del patrimonio immobiliare che, spesso, rimane in balia della trascuratezza e del mancato utilizzo”.
Il primo cittadino di Trapani sottolinea “l’urgente necessità di dedicare spazi alle donne vittime di violenza viene confermata dagli allarmanti dati sui casi di violenza e anche i recenti fatti che hanno colpito – proprio nel centro storico di Trapani, una donna ucraina”.
“Oltre al lavoro dei Servizi sociali e delle associazioni che si occupano delle donne che attraversano la terribile esperienza della violenza in qualsiasi forma si concretizzi – continua l’assessora Patti – occorrono luoghi dedicati in cui le stesse possano sentirsi accolte, assistite e sostenute nel percorso di uscita dalle situazioni di violenza. Abbiamo progettato il riutilizzo dell’immobile confiscato alla mafia avendo chiaro tale obiettivo e rendendolo possibile con l’ottenimento di un finanziamento pubblico che non graverà sul bilancio comunale”.