Nuova pronuncia dei giudici del Tribunale del Riesame di Palermo nell’ambito delle misure cautelari disposte nei confronti di un altro dei quattro indagati, a vario titolo, dalla Procura di Trapani per i reati di turbativa d’asta, corruzione e rivelazione di notizie d’ufficio.
Si tratta dell’ingegnere Carlo Guarnotta, direttore generale della Trapani Servizi – la società interamente partecipata del Comune di Trapani che gestisce l’attività di raccolta dei rifiuti del capoluogo e del loro trattamento anche per diversi altri comuni del territorio – a cui il gip del Tribunale di Trapani aveva applicato il divieto di ingresso e dimora nei comuni di Trapani ed Erice.
La pronuncia dei giudici palermitani è stata emessa ieri, annullando così l’ordinanza del gip del Tribunale di Trapani. Guarnotta resta indagato ma non è più sottoposto ad alcun provvedimento restrittivo.
Nei giorni scorsi analogo annullamento ha riguardato la misura cautelare che era stata disposta a carico del parlamentare regionale trapanese – ed ex assessore comunale ai Lavori pubblici – Dario Safina che, lo scorso 24 gennaio, era stato posto ai domiciliari. La misura, a seguito dell’interrogatorio di garanzia, era stata sostituita con l’obbligo di dimora a Trapani ed Erice. Ma anche quest’ultimo provvedimento cautelare è stato, nei giorni scorsi, annullato dal Tribunale del Riesame.
Gli altri due soggetti indagati sono il direttore amministrativo della Trapani Servizi, Giuseppe Ullo, e il manager Christian Valerio.