Il Comune di Trapani, nelle scorse settimane, ha inoltrato diversi solleciti di pagamento relativi a fatture idriche risalenti agli anni 2018-2020.
Nella maggior parte dei casi queste fatture non sarebbero mai state notificate e così i cittadini si sono visti recapitare richieste di pagamento anche di svariate centinaia di euro, con allegati solo i bollettini.
Lo segnala l’associazione di consumatori Codici a cui si sono rivolti diversi utenti. “Tanti cittadini già nostri associati, si sono rivolti alla nostra associazione per capire se tale richiesta fosse legittima o meno”, spiega l’avvocato Vincenzo Maltese, dirigente regionale del Codici Sicilia.
“Dall’inizio dell’anno abbiamo inoltrato – riferisce il legale – e continuiamo a farlo, all’indirizzo pec del Servizio idrico integrato del Comune di Trapani, decine di riscontri a tali solleciti, contestando al Comune la richiesta di pagamento in difetto della notifica della fattura pregressa. In buona sostanza, in assenza della fattura o delle fatture idriche per le quali il Comune chiede il pagamento, il cittadino può replicare chiedendo la prova dell’avvenuta notifica della fattura idrica ma anche eccepire l’intervenuta prescrizione del credito, diffidando l’Ente dall’intraprendere qualsivoglia azione di recupero forzoso”.
Nonostante i reclami, conclude Maltese, ad oggi dagli Uffici comunali non è pervenuta alcuna risposta nè in merito alla prova documentale che le pregresse fatture idriche fossero state già notificate, nè tantomeno l’accoglimento della prescrizione del credito che, ricordo, è di due anni. L’Associazione Codici, come sempre, continuerà a tutelare le ragioni e i diritti di tutti i cittadini che dovessero ricevere richieste di pagamento per canoni e consumi idrici”.