La quarta amichevole precampionato del Trapani si è conclusa questo pomeriggio con un rotondo 4-0 in favore dei granata, ospiti del Fulgatore, neo ripescato in Eccellenza.
Alla presenza di centinaia di tifosi e del Presidente Antonini, si sono visti piccoli ma chiari miglioramenti rispetto all’amichevole di domenica scorsa, disputata a Valderice.
Non solo perché quest’oggi il Fulgatore di mister Marino, e che comunque per almeno 30 minuti ha tenuto più che dignitosamente il campo, è apparso, nel complesso, un avversario meno consistente rispetto al Mazara 46, ma anche perché i granata di Torrisi, in questa occasione, sono apparsi più efficaci nella manovra e concreti nelle conclusioni in porta rispetto alla precedente uscita.
Nessun lancio lungo, quanto piuttosto una insistita ricerca della manovra palla a terra in fase di avvicinamento alla porta.
Certo, poi, una volta giunti sulla tre quarti avversaria, si è notato spesso durante la gara la difficoltà nel rifinire presto e bene l’azione d’attacco, secondo schemi precostituiti, così da mandare un uomo a concludere in porta, già emerso in forma più consistente domenica scorsa.
Ma a differenza dell’amichevole precedente, la squadra, questa volta, pur apparendo ancora più appesantita nelle gambe dai carichi di lavoro, ha paradossalmente prodotto molte più conclusioni a rete, oltre le quattro marcature messe a segno.
La ragione principale di questo miglioramento la rinvengo nel nuovo sistema di gioco adottato questo pomeriggio: il 4-2-3-1.
Con questo assetto tattico la squadra ha visibilmente trovato:
maggiori collegamenti fra i reparti, con i due mediani (Calafiore ed Acquadro) in grado di cucire il gioco fra difesa e reparto offensivo; maggiore protezione da parte dei due esterni difensivi (Pipitone e Morleo) nei confronti dei due centrali (Redondi e Sabatino);
ma soprattutto il centravanti Cocco, pur senza strafare, è rimasto sempre nel vivo del gioco, giovandosi chiaramente dell’assistenza di una delle tre mezzapunte, quella posizionata vicino a lui e posta immediatamente alle sue spalle (prima Kragl e poi il dinamico e veloce Marigosu).
Ecco che, emersa questa circostanza, è possibile pensare che anche con un ipotetico terzo sistema di gioco, il 3-5-2, non solo il centravanti se ne gioverebbe ma potremmo sempre schierare tre mezzepunte poste vicino a lui e giocare dietro con tre centrali, di cui 2 over ed uno solo under, dunque con un sistema di gioco equilibrato, in quanto sintesi felice dei primi due.
Ma questo, eventualmente, sarà Torrisi a deciderlo e/o a sperimentarlo.
È stato Cocco a procurarsi il calcio di rigore, dallo stesso trasformato al 23.mo per il momentaneo 0-1, dopo aver difeso col corpo e con la tecnica un pallone al limite dell’area; a smazzare un paio di aperture di qualità per le mezzepunte accorrenti da dietro ed a sfiorare di un nulla la seconda marcatura personale al 41.mo, dopo avere messo a sedere il portiere avversario, l’ex Guido Mistretta, protagonista peraltro di almeno tre interventi strappa applausi, il primo dei quali al 21.mo su una conclusione a botta sicura di Calafiore, servito in area da un traversone dalla destra di Bollino.
Ma in generale, come dicevo, la squadra, pur senza l’auspicabile continuità, ha trovato la conclusione a rete con maggiore frequenza, rispetto a domenica scorsa.
Oltre a quelle già descritte, i granata in 4 minuti (dal 35.mo al 39.mo) hanno prodotto ben quattro conclusioni a rete:
due di Pipitone, che si sono infrante rispettivamente sul palo e sulla traversa; una di Kragl, il cui tiro dal limite è stato deviato in angolo da Mistretta ed una di Gagliardi, che, entrato in area palla al piede, ha tirato addosso al portiere in uscita.
Poi, complici le sostituzioni di inizio ripresa, la squadra, pur controllando sempre il gioco, ha perso l’iniziale incisività, dovendo attendere l’ultimo quarto d’ora del secondo tempo per trovare gli altri tre goal.
Due a seguito di cross dal fondo (al 75.mo di Tandiang, francese di origini senegalesi Under 2005 in prova, che ha bene impressionato ed al 78.mo di Cangemi), su cui hanno ribadito in rete rispettivamente Marigosu e Maltese (autogol) ed uno a seguito di un’iniziativa personale di Sbrissa, che all’83.mo è entrato in area dalla fascia destra ed in diagonale ha calciato sul palo lungo, insaccando il pallone per il 4-0 finale.
Buone le prestazioni di Sabatino, in crescita, di Pipitone, di Calafiore e poi di Marigosu e Cangemi ed in parte di Acquadro, Bollino e, come detto, di Cocco.
Tutti gli altri rivedibili, a parte il portiere Ujkaj, praticamente mai impegnato, in attesa che le gambe comincino a girare e di avversari di pari livello, così da capire effettivamente a che punto siamo.
Questo l’undici schierato da Torrisi questo pomeriggio a Fulgatore.
Trapani (4-2-3-1) :
Ujkaj;
Pipitone (Panarello 21’ st), Redondi (Bolcano 1’ st), Sabatino (De Santis 37’ st), Morleo (Tandiang 1’ st);
Acquadro (Sbrissa 21’ st), Calafiore (Cangemi 1’ st);
Bollino (Oddo 28’ st), Kragl (Marigosu 1’ st), Gagliardi (Aluisi 37’ st);
Cocco (Balla 15’ st).