Trapani, arriva lo “Studio di dettaglio” del centro storico [AUDIO]

Il nuovo strumento urbanistico sarà presentato giovedì 21 aprile alle ore 16, presso la Sala Perrera di via Libica

Nasce lo “Studio di dettaglio” del centro storico di Trapani. Sarà ufficialmente presentato oggi, giovedì 21 aprile  alle ore 16, presso la Sala Perrera di via Libica 12. L’annuncio arriva dall’assessore all’Urbanistica Giuseppe Pellegrino che ha rilasciato ai microfoni di Trapanisi.it una intervista che abbiamo pubblicato all’intero della terza edizione del #TrapanisiGierre di martedì scorso. Clicca play per ascoltare.

È stata definita la conferenza di servizi indetta dall’ufficio tecnico comunale con i diversi enti interessati fra cui la Soprintendenza per i Beni Culturali ed Ambientali di Trapani. Confronto articolato, partecipato e propositivo. Lo studio di dettaglio per il centro storico è “strumento” in grado di rilanciare una politica di “rigenerazione urbana”, di ridare forza propulsiva all’intervento dei privati, di coinvolgere in maniera attiva il tessuto produttivo, di riportare attività commerciali ed artigianali a quanto ancora sta dentro al perimetro murato e forma ancor oggi un organismo compatto ed “ospita” n. 6.010 abitanti, cioè meno del 10% dei Cittadini trapanesi, pur disponendo di 22.000 vani residenziali, potenzialità enorme da “sfruttare” attraverso la rigenerazione ambientale, la riqualificazione fisico-economica ed il ripopolamento.

Dalle analisi al progetto. Le unità edilizie, cioè le porzioni di tessuto storicamente e funzionalmente disimpegnate fra loro, per singolo manufatto, sono descritte e classificate quindi indicati: lo stato di conservazione, la tipologia edilizia, le destinazioni d’uso, etc. In centro storico insistono: unità edilizie residenziali n. 1340 (dalle abitazioni singole ai palazzi gentilizi) edifici monumentali specialistici n. 74 ed edilizia specialistica moderna n.35.

Oltre alla specificità tipologica del tessuto edilizio sono individuate le peculiarità costruttive e distributive, un esempio per tutte “il cortile” (n. 223 fra privati e pubblici) che pur derivante dall’atrio classico si allunga, si storce, si moltiplica mettendo in comunicazione spazi pubblici e privati sottesi agli estranei, (anche i cortili sono schedati e normati).
Lo studio di dettaglio, nella fase progettuale, individua, per singolo edificio, la tipologia di intervento edilizio, le modalità di attuazione, iter burocratico etc.. Attraverso quest’insieme di azioni tecniche e di rigenerazione anche culturale è possibile instaurare una diversa e migliore organizzazione del recupero edilizio nonché sociale ed economico. Un’economia alternativa e sostenibile per la riqualificazione della Città.

La mancanza, ormai decennale, di una normativa urbanistica per il centro storico ha, finora, negato la certezza del diritto ai proprietari (a vario titolo) di tutti gli edifici ubicati in centro storico, causando squilibri di carattere qualitativo sul costruito, nonché notevole ed irrecuperabile danno economico a tutto il patrimonio edilizio esistente, che resta sempre un’enorme potenzialità da riqualificare ed utilizzare.
Non può esistere un vincente piano di riqualificazione e rivitalizzazione del centro storico prescindendo dalla incremento della residenzialità e del potenziamento delle piccole attività produttive.

Il Centro storico per vivere ha bisogno di essere abitato e non solo visitato o episodicamente vissuto, è indispensabile sviluppare politiche urbane, anche premiali, che vadano a sostegno della residenzialità. I residenti sono i primi tutori della qualità della vita del Centro storico stesso ed inoltre svolgono un ruolo fondamentale nell’azione di “accoglienza” del turista aspetto che assume una valenza strategica di marketing urbano.

“Ribadiamo – affermano sindaco e assessore – , che i tecnici incaricati, Architetto Castagna, Ing. Salvo e Architetto Ricevuto unitamente all’amministrazione ed ai tecnici dell’ufficio tecnico Canale e D’Angelo hanno tenuto conto della rigenerazione del patrimonio edilizio e le relative politiche d’incentivazione ad essa dedicate con la consapevolezza che le stesse rappresentano in questo momento storico un asset importante per il rilancio del sistema paese in chiave sostenibile. Lo Studio di dettaglio e le relative Modalità attuative sono stati elaborati tenendo conto della qualità prestazionale delle costruzioni esistenti dal punto di vista dell’efficienza energetica, cioè alla razionalizzazione dei flussi energetici che intercorrono tra sistema edificio (involucro e impianti) ed ambiente esterno, così come dettato dalla legislazione vigente”.

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