La dirigente scolastica del Liceo Artistico” Michelangelo Buonarroti” di Trapani smentisce la notizia diffusa dagli studenti – oggetto ieri di un nostro articolo – circa la “mancanza di igiene nella scuola e presenza di topi e scarafaggi” che viene indicata a motivo del corteo di protesta previsto per domani.
“Interpellati il collaboratore e la fiduciaria del plesso sull’eventuale presenza di topi e scarafaggi nell’immobile – scrive la preside Giuseppina Messina – mi è stato risposto che non ne avevano visto e che non comprendevano il motivo per cui gli alunni si fossero intestarditi a mettere in atto una protesta pubblica”
“Dopo le feste natalizie – prosegue la nota inviata dalla dirigente alla nostra redazione – alla notizia da parte dei rappresentanti di Istituto dell’avvistamento di un topo nella scuola, la sottoscritta si è immediatamente attivata all’interno dell’immobile, provvedendo a far effettuare da una ditta specializzata un intervento di derattizzazione ecologico, senza quindi ricorrere ai veleni. Ciò ha consentito di continuare regolarmente lo svolgimento delle e lezioni”
“L’intervento ecologico ha previsto all’interno della scuola l’istallazione di appositi box a cattura multipla, dotati di un contatore, contenenti sostanze topicide naturali nel rispetto della salute e sicurezza degli utenti. Il topo, infatti, attratto da specifiche sostanze viene catturato e trattenuto all’interno del box e le carcasse non vanno in putrefazione grazie ad un sistema insito nella macchina”.
“Stamane il tecnico della ditta specializzata, chiamato per la derattizzazione ecologica, ha informato gli alunni circa l’efficacia del metodo prescelto e dal controllo effettuato in loro presenza ha dimostrato che il numero delle catture, alquanto limitato, si è bloccato già lo scorso mese”.
La dirigente riferisce anche di aver “richiesto per iscritto al Comune di Trapani di attivarsi celermente all’esterno per la derattizzazione delle strade limitrofe e di programmare in anticipo la disinfestazione da blatte”.
“La derattizzazione con tradizionali bustine contenenti veleno, richiesta dagli alunni – sottolinea la preside Messina,- comporterebbe la chiusura della scuola per un numero rilevante dei giorni e non risulterebbe più efficace rispetto alla scelta effettuata.
In caso di chiusura del plesso, dovendo garantire il diritto allo studio, a tutti gli alunni fra cui numerosi pendolari, la scuola dovrebbe organizzare un sistema di doppi turni per assicurare la didattica in presenza, unica soluzione possibile per le lezioni in quanto la misura della DAD, a cui aspirerebbero gli studenti, è cessata con la fine della Pandemia da Covid-19”.
“Si auspica – conclude – che dinanzi ai provvedimenti immediati presi dalla scuola e all’informativa dettagliata fornita dal tecnico, gli alunni finalmente comprendano la validità della scelta effettuata nell’interesse del loro diritto alla salute e allo studio. Si sottolinea, infine, che dall’11 al 16 marzo la suddetta sede ha ospitato le prove del concorso per docenti di scuola primaria e secondaria, i quali hanno chiaramente apprezzato lo stato dei locali”.