“I Cpr, da luoghi di trattenimento temporaneo per i cittadini stranieri irregolari in attesa di rimpatrio, non posso diventare luoghi in cui la dignità umana e le condizioni di vita vengono violate”.
Ad affermarlo è Enzo Palmeri, segretario organizzativo della Cgil con delega all’immigrazione, a seguito delle proteste che si susseguono al Centro di permanenza per i rimpatri di contrada Milo a Trapani.
“La situazione al Cpr di Milo – dice il segretario Palmeri – non è sostenibile e mette in seria difficoltà sia i migranti, che raccontano di essere privati dei diritti fondamentali vivendo in una struttura che sembra non rispettare gli standard minimi, sia per i lavoratori, il personale e le forze dell’ordine che devono gestire situazioni di tensione tutelando la loro incolumità e quella degli ospiti della struttura”.
“Auspichiamo – conclude il sindacalista – che venga fatta chiarezza sulla situazione complessiva in cui versa il Cpr di Milo e che si adottino provvedimenti che mirino ad alzare il livello degli standard qualitativi della struttura, garantendo il rispetto e la tutela della dignità dei migranti”.