C’è soddisfazione a Palazzo d’Alì dopo la pubblicazione, lo scorso 18 aprile, del decreto regionale riguardante il progetto di “accessibilità al porto e dell’area industriale di Trapani, opere di potenziamento dei collegamenti tra il porto e l’area industriale”.
Il provvedimento dispone il non assoggettamento alla Valutazione di Impatto Ambientale (V.I.A.) e ha rilasciato parere positivo di Valutazione di Incidenza Ambientale (V.Inc.A.).
Il sindaco Tranchida e l’assessore all’Urbanistica Giuseppe Pellegrino – in una nota stampa – “ribadiscono la soddisfazione politica per l’imminente realizzazione dell’opera, strategica per lo sviluppo del porto di Trapani al servizio della Sicilia Occidentale e del Mediterraneo e ringraziano lo staff ZES per la collaborazione” ma, soprattutto, sottolineano che “talune problematiche idrauliche a difesa della città sollevate sono state condivise in parte nel progetto che sarà consegnato all’impresa per l’inizio dei lavori che saranno completati entro il 2026”.
L’Amministrazione Tranchida ribadisce che “lo Stato, e quindi l’Anas, deve necessariamente prendere in consegna tanto la circonvallazione ex Asi che la strada ‘ultimo miglio’ in progetto che si collega al molo Ronciglio, in quanto da riqualificarsi come arteria strategica di interesse nazionale”. Si reputa anche “indispensabile apportare una variante per la realizzazione del sovrapasso a servizio della comunità di Villa Rosina, sempre più a rischio marginalizzazione”.
Il progetto della strada ha gia ottenuto un finanziamento di 17.800.000 euro ma “molte altre opere sono state candidate dal Comune di Trapani e su queste, si aprirà un tavolo di confronto con la nuova governance della ZES”.
Le opere previste sono la modifica del raccordo autostradale tra la SP29 Trapani-Salemi e via Libica, con la realizzazione della rotatoria e della nuova opera di scavalco della Ferrovia e della SS 115 via Marsala; il risisezionamento e l’ammodernamento di parte della via Libica e della via Professor Giuseppe Salvo, la realizzazione del nuovo raccordo di via Libica e via Professor Giuseppe Salvo e l’ammodernamento delle intersezioni principali dell’area di intervento.
Tranchida e Pellegrino sottolineano, tornando al progetto della strada di collegamento con il porto, che “la progettazione ha garantito le condizioni ambientali di cui al DNSH imposti ai progetti finanziati con i fondi del PNRR. Tra le 14 Condizioni Ambientali poste dalla CTS, ricordano che vi si cita: “revisione della progettazione secondo quanto verificato nell’incontro con i funzionari del Comune di Trapani avvenuto in data 19 febbraio su iniziativa del sindaco Tranchida”.
“Ciò – dice il sindaco di Trapani – per fugare possibili ulteriori polemiche e/o fraintendimenti circa l’obiettivo primario dell’amministrazione comunale nel tutelare il delicato equilibrio naturalistico ambientale e porre rimedio a errori (“orrori”) del passato con le scellerate modifiche al naturale sistema di smaltimento delle acque piovane provenienti da nord dal territorio ericino”.
Viene, inoltre, ribadito che “nell’attesa che il Comune definisca il nuovo progetto di smaltimento delle acque piovane, sarà realizzato opportuno collegamento tra le vasche di laminazione oggi esistenti come residui delle vecchie saline Collegio e il canale Reda a sud della prima dorsale ZIR”.