Avviati dalla Guardia Costiera di Marsala gli interventi, in collaborazione con il 3° Nucleo Operatori Subacquei del Corpo, per la rimozione dei pericoli sommersi nelle acque dello Stagnone.
L’attività è finalizzata alla rimozione dei sistemi di ancoraggio non convenzionali, noti come corpi morti, e di alcuni relitti in vetroresina in stato di abbandono. Si tratta di un intervento necessario per tutelare l’integrità dell’ecosistema marino e la sicurezza dei bagnanti, oltre che per accertare l’occupazione abusiva del demanio marittimo.
Lo staff e il comandante dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Marsala, tenente di Vascello Vito Miceli, hanno coordinato le attività, svolte in stretta collaborazione con l’Amministrazione Comunale e con una ditta privata che hanno messo a disposizione mezzi specializzati a supporto delle operazioni.
“Le operazioni di rimozione continueranno – si legge nella nota diffusa alla stampa – con maggiore frequenza nell’ambito delle ordinarie attività di vigilanza e controllo della fascia costiera e sono finalizzate all’individuazione dei responsabili di eventuali ulteriori violazioni”.