“Non sappiamo cosa sia accaduto ma rimane il fatto inconfutabile che il murale che avevamo chiesto in ricordo dell’agente di Polizia Penitenziaria Giuseppe Barraco non verrà fatto e questo, sinceramente, è l’unico motivo di grande rammarico e dolore”.
Così il segretario regionale della UILPA Polizia Penitenziaria Gioacchino Veneziano commenta la notizia dell‘abbandono – motivato da aggressioni verbali e offese – da parte dell’artista incaricato di realizzarlo su uno dei muri dell’ex carcere di Favignana.
“Non vogliamo entrare in polemica con nessuno – prosegue Veneziano – ma gli unici che pagheranno questa diatriba sono Giuseppe Barraco e i suoi familiari perché, al netto di tutte le questioni che riteniamo estranee all’iniziativa che avevano chiesto nel dicembre del 2021 e deliberata a giugno del 2022, l’opera rimarrà incompiuta”.
“Nessuno può smentirci sulle energie che abbiamo messo in campo come UIL quando – sottolinea il sindacalista – volevano sopprimere il vecchio carcere di San Giacomo e nelle battaglie per salvare la base navale della Polizia Penitenziaria, reparto dove ha perso la vita Giuseppe Barraco, ma non ricordiamo la stessa levata di scudi da parte di cittadini”.
Veneziano si dice “rammaricato” per quanto accaduto e confida “in un ravvedimento da parte di tutti”.
“Ricordo – conclude il segretario della UILPA Polizia Penitenziaria Sicilia – quando il 30 marzo di quest’anno, a Volterra, presso la Sala del Maggior Consiglio del Palazzo dei Priori, a Giuseppe Barraco, in una solenne cerimonia, è stato intitolato un mezzo navale della Polizia Penitenziaria mentre a Favignana, luogo dove ha perso la vita, viene difficile realizzare un semplice murale a lui dedicato”.
Era il 21 agosto 1991 quando Giuseppe Barraco, agente scelto in servizio alla Base Navale di Favignana in qualità di nocchiere motorista, nonostante fosse libero dal servizio, con il mare in tempesta, non esitò ad aiutare i colleghi per assicurare gli ormeggi di una motovedetta del Corpo, perdendo la vita durante le operazioni di ancoraggio. Per questo eroico gesto è stato insignito di Medaglia d’Argento al Valor Civile alla memoria.