Sole: amico o nemico?

Cosa succede davvero al nostro corpo quando prendiamo il sole?

Prendere il sole è un argomento sempre controverso, c’è chi afferma che mettersi al sole per la tintarella è dannosissimo per la salute, altri invece, replicano che non solo abbronzarsi ci rende più felici ed allegri ma ci fa anche bene.

Per capire chi ha ragione bisogna andare a vedere nel dettaglio cosa accade al nostro corpo mentre prendiamo il sole. Forse ti sorprenderà ma tutte e due le opinioni sono corrette!

Abbronzarsi ha i suoi pro ed i suoi contro. Cosa accade nel nostro corpo se ci si espone troppo al sole? Niente di buono purtroppo.

I danni non riguardano soltanto le dolorose ustioni solari, se esponi i tuoi occhi per troppo tempo al sole i raggi UV possono causare infiammazione all’occhio chiamata fotocheratite che è un processo infiammatorio della cornea, la parte anteriore trasparente del bulbo oculare. Generalmente la cheratite si manifesta con un forte dolore oculare accompagnato da intolleranza alla luce. Accanto a questi sintomi è possibile avvertire anche un’alterazione della visione e la percezione di un corpo estraneo all’interno dell’occhio. Il trattamento per le fotocheratiti prevede l’utilizzo di farmaci antibiotici per via topica (colliri), oppure per via orale, esclusivamente sotto prescrizione e controllo del medico.

L’esposizione non protetta e prolungata ai raggi ultravioletti porta alla formazione di rughe e altri cambiamenti associati all’invecchiamento cutaneo, con comparsa delle fastidiosissime rughe a zampa di gallina che si manifestano nella zona perioculare, in corrispondenza degli angoli esterni degli occhi.

Infatti, con il sole la pelle tende a disidratarsi e diventa meno elastica. Con il sole le fibre elastiche ed il collagene del derma si assottigliano alterando la struttura della pelle con la comparsa delle odiose zampe di gallina.

Da diversi sondaggi è emerso che questo inestetismo è decisamente mal gradito dalla maggioranza delle persone sia donne ma soprattutto uomini che a quanto pare sono più vanitosi delle donne.

Altra zona delicata del nostro corpo che può subire danni da esposizioni prolungate al sole sono le labbra questo perché contengono poca melanina, un pigmento naturale che serve a proteggere la pelle dall’aggressione dei raggi UV. Le labbra non si abbronzano ma tendono ad arrossarsi, screpolarsi e sviluppare vesciche durante l’esposizione al sole.

Ecco una lista di consigli per proteggere le labbra dal sole in estate:

  • Bere almeno 2 litri di acqua al giorno in modo da cercare di mantenere alto il grado di idratazione delle labbra a tutte le ore;
  • Mangiare cibi ricchi di sostanze antiossidanti (frutta e verdura) che permettono di contrastare gli effetti dannosi dei raggi UV;
  • Evitare l’esposizione al sole nelle ore più calde, dalle 11 alle 16, in cui i raggi del sole sono molto più forti e aumenta sensibilmente il rischio di scottature;
  • Usare uno stick labbra che assicura una protezione a largo spettro dai raggi UVA e UVB, da applicare ogni due ore circa e preferibilmente dopo ogni bagno a mare o doccia.

L’Italia è il paese del sole. Forse per questo fatichiamo a capire quanto la scienza va ripetendo da tempo sui rischi di un’esposizione non protetta. È ora ormai di imparare a seguire le raccomandazioni dei dermatologi sull’applicazione di una protezione solare sul corpo, prima e durante ogni esposizione e sul volto.

Il sole danneggia la pelle. Quando colpiti dai raggi UV, le cellule dell’epidermide produttrici di melanina e deputate proprio alla protezione dalle radiazioni ultraviolette, i melanociti, vanno incontro a delle modificazioni che non sempre vengono riparate dai meccanismi biomolecolari. La lesione principale indotta dagli UV è al DNA con alterazioni che porteranno al basalioma che è un tumore della pelle che origina dalla trasformazione maligna delle cellule localizzate nello strato più profondo dell’epidermide.

A differenza dal melanoma, che origina dai melanociti ed è molto aggressivo, il basalioma si sviluppa localmente e tende a rimanere circoscritto e a non diffondersi a distanza (metastasi) se non molto raramente.

L’abbronzatura, tanto apprezzata in qualunque stagione, è in realtà, quindi, soprattutto un meccanismo che l’organismo mette in atto per proteggersi dagli effetti nocivi delle radiazioni solari. È pertanto fondamentale controllare e limitare l’esposizione ai raggi del sole e difendere sempre la pelle, per evitare che agli effetti positivi si aggiungano gli effetti negativi e i pericoli delle radiazioni solari, sia nell’immediato, sia nel lungo termine.

Ora cari amici, analizziamo gli effetti positivi di una giusta esposizione ai raggi solari:

  • Il sole promuove la produzione di vitamina D che forma e rinforza il tessuto osseo;
  • stimola il sistema immunitario;
  • attenua i dolori articolari;
  • aiuta a combattere alcune malattie della pelle, come ad esempio la psoriasi;
  • migliora l’umore;
  • favorisce il ricambio cellulare e la circolazione rendendo la pelle più sana;
  • induce un aumento della pigmentazione cutanea, ossia l’abbronzatura (e fa sentire più belli).

Il sole, diversi studi lo dimostrano, fa aumentare il testosterone ed il cortisolo ormoni che incrementano e controllano il desiderio sessuale ecco spiegato il perché da sempre l’estate è considerata la stagione dei nuovi amori.

Riassumendo: dunque, l’abbronzatura non è un fatto esclusivamente estetico, ma soprattutto un meccanismo protettivo, perché la melanina ostacola la penetrazione dei raggi UV negli strati più profondi della cute e, insieme all’ispessimento dello strato corneo dell’epidermide, protegge la pelle dai potenziali danni da irradiazione.

Possiamo rispondere finalmente al quesito iniziale: possiamo esporci al sole? Assolutamente Sì, ma con cautela!

Poiché il sole esercita alcune funzioni fondamentali per l’organismo, esporsi ai suoi raggi è importante e fa bene, seguendo alcune semplici regole è però possibile ottenere un’abbronzatura sicura e senza rischi:

  • evitare di esporsi al sole nelle ore più calde della giornata, idealmente tra le 11.00 e le 15.00: meglio preferire un luogo ombreggiato, ricordando però che anche all’ombra non si è completamente protetti dalle radiazioni solari;
  • prestare particolare attenzione alle condizioni che riducono la percezione del rischio, come ad esempio vento e a Trapani ed in tutta la provincia il vento lo sappiamo tutti non manca mai!
  • Bisogna, amici miei, scegliere la protezione solare in funzione del fototipo e del luogo in cui ci si espone al sole (mare, piscina), prestando attenzione alle radiazioni solari quando si è vicini a superfici riflettenti;
  • Bisogna fare attenzione a non scottarsi: soprattutto quando il sole è al culmine del suo percorso, è bene indossare una maglietta, un cappello a falda larga e gli occhiali da sole;
  • non esporsi al sole troppo a lungo anche se si utilizza un prodotto che protegge sia dai raggi UVA, sia dai raggi UVB, perché nessun prodotto garantisce una protezione completa;
  • applicare la protezione solare prima di ogni esposizione al sole, anche se si è già abbronzati, perché l’abbronzatura non costituisce una protezione sufficiente;
  • applicare il prodotto solare su tutte le parti del corpo esposte al sole e rinnovare l’applicazione specialmente dopo il bagno o quando si suda molto;
  • dopo l’esposizione, applicare un doposole per idratare e dare sollievo alla pelle;

Adesso possiamo correre tutti a mare in tranquillità. Vi aspettiamo nelle nostre splendide spiagge Siciliane e Trapanesi dove accarezzati dal sole vi sentirete in Paradiso!

Amici miei ricordate sempre di avere buona cura del vostro corpo, che è l’unico posto in cui dovete vivere!

Punto Salute News è il blog del dottor Andrea Re. È possibile interagire con lui attraverso la sua pagina Facebook.

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